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La prof. Modena accende lo scontro sui rifiuti: «Mezzetti scarica Muzzarelli»

Luca Gardinale
La prof. Modena accende lo scontro sui rifiuti: «Mezzetti scarica Muzzarelli»

L’attacco al candidato sindaco del centrosinistra

02 marzo 2024
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A tre mesi e cinque giorni dal voto, c’è una notizia: per la prima volta uno scontro politico tra due avversari e non all’interno della stessa coalizione. In attesa di sapere chi sarà il candidato sindaco del centrodestra - la data per svelare il nome è passata da San Valentino alla Festa della Donna, con vista su Pasqua e 25 aprile... - il primo vero scontro politico nasce sul tema più discusso del 2023, ovvero la raccolta differenziata dei rifiuti, e vede contrapposti il candidato sindaco del centrosinistra Massimo Mezzetti e la candidata civica Maria Grazia Modena.

E ad attaccare è la professoressa, che interviene dopo i segnali di discontinuità dati da Mezzetti rispetto alla giunta Muzzarelli su rifiuti e cultura. «In due diverse occasioni - fa sapere la candidata di “Modena X Modena” - Mezzetti sulla cultura e sulla raccolta differenziata riconosce il fallimento delle politiche del sindaco Muzzarelli. Mezzetti ci era stato narrato come un novello Cincinnato - incalza - salvatore della patria, invece ce lo ritroviamo in versione Catone il censore, che lancia due siluri alla decennale amministrazione Muzzarelli, ma anche a quella parte della sinistra che acriticamente lo ha sostenuto e già si diceva pronta a rivotarlo se fosse caduto il veto dopo i due mandati». La professoressa Modena fa quindi notare che «il candidato sindaco del Pd afferma che sulla differenziata “bisogna pensare alle politiche in base ai bisogni della comunità (ma guarda), distinguendo l’obiettivo dal metodo” e che forse è il caso di tornare ai cassonetti per facilitare i cittadini nel disfarsi dei sacchetti dell’immondizia. Come ha saputo fare Venezia, che sulla terraferma ha saputo coniugare raccolta e pulizia dell’ambiente col coinvolgimento e la soddisfazione dei residenti e dei turisti.

Niente male comunque l’autocritica di Mezzetti - aggiunge la prof. Modena - per la fallimentare politica amministrativa del Pd e di Hera, mentre l’opposizione ha fatto a gara a chi aveva sollevato per primo il problema rifiuti. Una affermazione “sagace” del candidato del Pd preparato ad affermare tutto e il contrario di tutto, pur di differenziarsi dallo “stile Muzzarelli”».

Passando alla cultura, la candidata civica fa notare che «in un appuntamento con i tanti rappresentanti delle asservite associazioni culturali modenesi, che hanno lamentato errori e ritardi, il candidato Mezzetti ha riconosciuto qualcuno di questi errori, ai quali ha detto che porrà rimedio con “un cambio di approccio e di mentalità: bisogna passare da una gestione oggi contabile e autoreferenziale a un approccio che parta dalla partecipazione dal basso e da chi la cultura la fa”.

Parole di censura verso coloro che a Modena la cultura l’hanno affossata». Secondo la candidata di “Modena x Modena”, inoltre, «per uscire dall’irrilevanza culturale odierna a Modena occorrono idee, scelte forti e innovative, visioni che vadano oltre gli orticelli locali. Va trovata una nicchia nella quale Modena possa esprimere una propria novità e originalità e un primato, valorizzando ad esempio la presenza del gallerista Mazzoli, una autorità nazionale in fatto di cultura, perché Modena non è solo Bottura, Pavarotti o la Ferrari, e allora va lanciata nell’empireo dei grandi appuntamenti nell’arte moderna, proponendo ad esempio l’idea della rassegna: “Arte nella modernità, la modernità nell’arte”, un brand che unisca passato, presente e futuro, uno spazio ancora praticabile da occupare e consolidare in fretta».l