Gazzetta di Modena

Modena

L'incontro

Sassuolo, in trecento per Matteo Renzi: «Pd “piegato” sui Cinque Stelle»

di Manuel Marinelli
Sassuolo, in trecento per Matteo Renzi: «Pd “piegato” sui Cinque Stelle»

L’ex premier ieri allo Sporting di Sassuolo: «Le elezioni si vincono al centro»

03 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Non ha risparmiato nessuno. Sia a destra che a sinistra. Matteo Renzi ne ha avute per tutti ieri allo Sporting Club di Sassuolo, dove ha presentato il suo nuovo libro “Palla al centro”. Fresco di candidatura alle elezioni europee, il leader di Italia Viva ha intrattenuto i presenti, circa trecento, con la sua solita verve, in un monologo durato volutamente quarantacinque minuti, in richiamo al calcio e ovviamente al titolo del libro.

L'intervento

La prima stoccata l’ha riservata ovviamente al Pd - di cui, tra l’altro, era presente il segretario provinciale Roberto Solomita in prima fila - proprio su questioni strettamente locali: «Mi pare di aver capito che l’avversario al terzo mandato di Stefano Bonaccini sia proprio la Schlein - ha scherzato con la stampa prima dell’ingresso in sala - la cosa mi fa sorridere, lui ha fatto molto bene». Sul risultato in Sardegna, invece, Renzi frena eventuali entusiasmi o cambi di clima. «Le elezioni si vincono al centro, è così - prosegue - ma si deve dividere tra elezioni territoriali, dove conta il candidato, da quelle politiche o europee, sono due sistemi diversi. Alle europee vogliamo fare la differenza con un centro alternativo ai sovranisti di destra e ai populisti di sinistra. Penso ci sia questo spazio per noi». Così come nel libro, Renzi è partito all’attacco su Chiara Ferragni, la nota influencer che qualche estate fa lo attaccò sui suoi profili quando fu bocciato in Parlamento il ddl Zan: «Scrisse “politici fate schifo”, mettendo la mia foto. Peccato che la legge sulle unioni civili l’ho firmata io. Però quando una influencer con 29 milioni di follower scrive che non ho fatto niente la gente crede a lei, non alla Gazzetta ufficiale. Anche la Meloni è un’ottima influencer - ha continuato - grazie alla sua comunicazione molto efficace è riuscita a farsi scambiare per una nuova, fresca. Dice “Io non ho avuto padrini”, ma è stata il ministro più giovane della storia con Berlusconi e Fini, poi presidente della Camera quando c’era Di Maio. Diceva basta con il governo degli amichetti, poi ha messo il cognato al ministero dell’Agricoltura, è passata direttamente ai parenti», ha scherzato.

Il territorio

Su Sassuolo, il senatore non ha risparmiato gli elogi, parlando di un «piccolo territorio che vende in tutto il mondo grazie all’intelligenza degli imprenditori e alla bravura dei lavoratori. È il perfetto esempio di quanto sia importante la globalizzazione: qui si esporta il 90%, ma i sovranisti vogliono chiudere tutto. Pensare che la globalizzazione sia un nemico è come spararsi sui piedi». E dopo un breve excursus su Calenda - «non si fida di me dopo che gli ho fatto fare il ministro e il candidato - e il divertente siparietto sull’incontro con Casalino sulle spiagge di Mykonos - «mi chiamò dicendo di fare finta di niente, di uscire da destra e non salutarlo, non voleva far sapere che si trovava in un resort di lusso» - il discorso è inevitabilmente caduto sul Pd. «Il partito che abbiamo conosciuto e votato dettava la strada - ha attaccato - non seguiva i Cinque Stelle. Adesso si piegano su tutto, persino andando contro battaglie che loro stessi avevano portato avanti, come sull’abuso di ufficio. Nel Regno Unito hanno capito che essere riformisti paga. Dopo anni a criticare Tony Blair (con il quale Renzi era a pranzo venerdì a Londra) ora lo stanno di nuovo prendendo in considerazione. E infatti vinceranno le prossime elezioni». Sul finale, non è mancato l’appello al voto: «Alle europee stavolta vi giocate il futuro dell’Europa. Scegliete voi se votare gli influencer o dei politici. Io nel mio piccolo ci metto la faccia, perché sono convinto che saremo decisivi per evitare che l’Europa cada nelle mani dei sovranisti o dei populisti che cambiano idea come banderuole» ha concluso.