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Sicurezza sul lavoro

Modena, sospeso cantiere del Superbonus: «Qui si poteva morire fulminati»

Modena, sospeso cantiere del Superbonus: «Qui si poteva morire fulminati»

Controlli della polizia locale e dell’Ispettorato del lavoro: 18mila euro di multa. «Numerose irregolarità sulla sicurezza degli operai: c’era anche il rischio caduta»

06 marzo 2024
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Modena In quel cantiere si poteva morire fulminati. Oppure si poteva cadere da svariati metri di altezza. O ancora un carico pendente poteva colpire una persona e ammazzarla.

Operai che erano in quel luogo per lavorare e che erano vittime loro stesse della superficialità e della negligenza di chi, invece, avrebbe dovuto garantire gli standard minimi di sicurezza. Firenze con i suoi morti nel cantiere del supermercato non è bastata. Non è stato un esempio sufficiente per risvegliare il senso civico e se ne sono resi conti gli agenti della Polizia locale di Modena quando hanno dovuto chiudere un cantiere edile in centro storico a causa delle gravissime irregolarità scoperte.

Era un cantiere del cosiddetto Superbonus «sospeso per le gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro riscontrate dalla Polizia locale e dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Modena», rende noto il Comune.

Il controllo è scattato venerdì 22 febbraio in uno dei tanti cantieri edili collegati al Superbonus che hanno preso il via in città in questi ultimi mesi.

In particolare, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, al vaglio degli operatori del Nucleo della Polizia edile del Comando di Modena e del personale dell’Ispettorato del lavoro è passato il cantiere per la riqualificazione di un condominio situato in una zona centrale della città, partito nel novembre del 2023 e in cui erano occupati, al momento delle verifiche, quattro operai.

«Dagli accertamenti effettuati – spiega ancora il Comune – sono emerse gravi violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, per la presenza di piani di ponteggio con il rischio di caduta nel vuoto e per l’uso di attrezzature non a norma».

Per la precisione, le irregolarità sono riferite «a postazioni di lavoro in quota non conformi alla normativa, piani di calpestio del ponteggio usati come deposito materiali, sistemi di sollevamento del materiale di cantiere non conformi alle norme e attrezzature elettriche danneggiate con rischio di elettrocuzione». Quindi c’era il concreto rischio di finire fulminati.

Accertato, purtroppo, anche l’utilizzo di un ormai consueto sistema di «appalti e subappalti a cascata, senza un effettivo coordinamento da parte delle figure responsabili previste dalla legge, cioè committente, coordinatore della sicurezza e general contractor che dopo essersi aggiudicato l’appalto, lo ha subappaltato a un’altra ditta».

Le violazioni già accertate comportano sanzioni per complessivi 18mila euro, ma le verifiche sono ancora in corso.

«Solo una volta ottemperate a tutte le prescrizioni dell’Ispettorato del Lavoro, i responsabili saranno ammessi al pagamento delle sanzioni e, una volta ripristinate le regolari condizioni di lavoro, il cantiere potrà riprendere assicurando condizioni di lavoro in sicurezza», spiega ancora il Comune.

Sono circa 600 all’anno i controlli nei cantieri svolti dal Nucleo di Polizia edilizia della Polizia locale di Modena, sulla base di sorteggi tra le Scia (Segnalazioni certificate di inizio attività) o di segnalazioni da parte del Suap (Sportelli Unici per le attività produttive) del Comune o segnalazioni dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Modena. Un servizio che, come è chiaro dal risultato di questa ispezione, è fondamentale per la sicurezza degli operai.