Gazzetta di Modena

Nonantola È andato sul posto di lavoro, l’ha chiamata fuori e le ha spaccato un labbro con uno schiaffo fortissimo, perché voleva degli altri soldi da lei. Un’altra volta, le ha strappato la borsetta come un rapinatore per avere da lei altro denaro.

Sono solo alcune delle sconvolgenti accuse che hanno portato a processo un 30enne italiano per ciò che ha fatto alla sua ex compagna, di poco più giovane, nella casa in cui vivevano a Nonantola. Martedì il pm Francesca Graziano ha chiesto per lui una condanna pesantissima: 5 anni e 4 mesi per maltrattamenti ed estorsione. Pesantissima perché contempla già la riduzione di un terzo della pena a seguito del rito abbreviato che è stato scelto. La sentenza è attesa per il prossimo 14 marzo.

I litigi andavano avanti da tempo, nonostante i due figli avuti dalla coppia. Ma il primo episodio che ha segnato un punto di non ritorno è stato nel settembre 2022, quando lui, tossicodipendente, è andato sul posto di lavoro di lei e l’ha aggredita per avere soldi, minacciandola di morte. Il labbro spaccato è stato riscontrato dagli stessi carabinieri, giunti sul posto. L’altro episodio nel giugno 2023, quando l’ha fermata per strada strappandole la borsetta. In un’altra occasione ancora, il 30enne ha venduto parte del mobilio di casa per avere i soldi per l’ennesimo acquisto di droga. In tutto si parla di migliaia di euro sottratti alla casa e al mantenimento dei figli. La 30enne si è costituita parte civile, affidandosi all’avvocato Alessandro Ariemme di Bologna, il cui studio è ormai specializzato nell’assistenza alle donne vittime di reato. L’uomo, di origini calabresi, è difeso dall’avvocato Domenico Lo Polito, che ieri ha chiesto l’assoluzione.