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La sentenza

Modena, bidella disabile senza straordinari: condannata una scuola superiore

Modena, bidella disabile senza straordinari: condannata una scuola superiore

Il giudice ha punito il ministero dell’Istruzione per attività discriminatoria

13 marzo 2024
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Anche il personale Ata con disabilità e con “mansioni ridotte” ha diritto a prestare lavoro straordinario, e l’amministrazione scolastica che lo impedisce commette una vera e propria discriminazione.

È il contenuto di un’importante sentenza pronunciata nei giorni scorsi dal giudice del lavoro presso il Tribunale di Modena, che con una ordinanza – la 1 marzo 2024 – ha condannato il ministero dell’Istruzione e del Merito per aver discriminato una lavoratrice, appartenente ai ruoli del personale Ata come collaboratrice scolastica e beneficiaria della legge numero 104/1992, alla quale era stato impedito dalla scuola, un istituto superiore della provincia di Modena, lo svolgimento di lavoro straordinario in aggiunta al normale orario di lavoro, “a recupero” delle giornate pre-festive di chiusura della scuola.

La prestazione lavorativa straordinaria a recupero è una prassi consolidata nelle suole modenesi, prevista espressamente dalla contrattazione di istituto al fine di evitare ai lavoratori e alle lavoratrici interessate di dover fruire di giorni di ferie nelle giornate non lavorate, durante la chiusura della scuola per ponti o alla vigilia di festività.

Il Tribunale ha quindi imposto all’amministrazione scolastica di adottare tutti gli “accomodamenti ragionevoli” previsti dalla normativa italiana ed europea per garantire alla lavoratrice disabile la parità di trattamento rispetto agli altri dipendenti dell’istituto scolastico.

Il sindacato Flc Cgil di Modena, che ha seguito la lavoratrice durante l’intera vicenda, «esprime soddisfazione per una sentenza che, oltre a riaffermare il fondamentale principio della non discriminazione dei lavoratori disabili, conferma quanto sostenuto e rivendicato dal sindacato a favore della lavoratrice in tutte le sedi», si legge in una nota.

La Flc Cgil, inoltre, «stigmatizza con forza il fatto che episodi di discriminazione possano avvenire in un luogo di lavoro e di formazione quale la scuola: la discriminazione – conclude la nota – è gravissima in ogni contesto lavorativo, se avviene in una scuola è ancora più grave e deprecabile».