Una riflessione che non si ferma qui
La Gazzetta di Modena e Invivavoce: adesso un percorso per le scuole
Ci siamo chiesti, in queste settimane di lavoro e confronto, che cosa dovesse diventare Invivavoce dopo questo evento.
Non uno spettacolo. Non una manifestazione. Piuttosto una riflessione continua, che si anima e si arricchisce giorno dopo giorno, persona dopo persona. Perché interromperla dopo martedì sera?
Nemmeno per sogno. Siamo tanti: sul palco questo progetto, che ci piace definire di comunità, ha unito un centinaio di persone; in sala, nelle tre repliche tutte sold out, 2500 spettatori. Per tre volte siamo saliti sul palco, accompagnati da rappresentati di realtà del territorio. Arte, associazionismo, istituzioni. Tutti uniti, a fare un lavoro di squadra. Perché il contatto con il territorio, la vicinanza a chi lo vive, è uno degli obiettivi che perseguiamo ogni giorno e che abbiamo intenzione di continuare a fare. Con il nostro lavoro, sì, ma anche con il vostro sostegno.
Il solo essere stati al teatro Storchi ci ha resi complici, ci rende complici di "Invivavoce". E quindi, il futuro?
Le idee ci sono, le energie non mancano.
Invivavoce dopo ieri sera continuerà e dall'anno prossimo diventerà, anche grazie al vostro sostegno, un percorso dedicato alle scuole secondarie di primo e secondo grado.
E chissà che questo evento, che ha unito forze da ogni parte della nostra provincia, non possa anche uscire dai confini di Modena. Invivavoce è anche la vostra voce.
Scriveteci se volete: la vostra storia, le vostre suggestioni, le vostre emozioni. Per continuare ad avere voce, abbiamo bisogno anche di voi. Potete contattarci a segreteria.scuola2030@gazzettadimodena.it.