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Gli asinelli di San Possidonio salvati dal macello. Il proprietario: «Grazie di cuore a chi mi ha aiutato. Ora sogno un progetto di pet therapy»

di Chiara Marchetti
Gli asinelli di San Possidonio salvati dal macello. Il proprietario: «Grazie di cuore a chi mi ha aiutato. Ora sogno un progetto di pet therapy»<br type="_moz" />

Daniele Campagnoli ancora incredulo: «Quanta generosità»

14 marzo 2024
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San Possidonio È nato e cresciuto a Forcello, piccola frazione di San Possidonio, a pochi metri di distanza da dove trent’anni dopo sono nati i suoi primi asinelli. Daniele Campagnoli, classe 1957, è ancora incredulo per la catena di solidarietà che si è attivata quando i principali media nazionali hanno ripreso la notizia, data dalla Gazzetta, della liquidazione giudiziale dei suoi 57 asini. «Ogni giorno – racconta – ricevo decine di chiamate da tutta Italia e tante persone sono venute fin qua a conoscere gli animali dal vivo. È una cosa bellissima, che è andata oltre le mie aspettative».

Grazie alla raccolta fondi organizzata da Horse Angels, gli animali sono stati ricomprati dall’associazione per 33mila euro, 40mila considerando oneri e tasse. L’asta non è stata una passeggiata, visto che ci sono state 16 offerte. L’importante, si sa, è il risultato e gli asinelli possono continuare a mangiare il loro fieno in tranquillità, inconsapevoli che per qualche giorno la loro vita è stata appesa a un filo. Dei 57 esemplari, solo otto erano stati valutati come animali d’affezione, mentre gli altri 49 non avrebbero avuto vincoli di protezione e chi si fosse aggiudicato il lotto avrebbe potuto abbatterli. È questo uno dei motivi che ha spinto tutta Italia a far fronte comune per salvarli da una morte annunciata. «Io li considero parte della famiglia – continua Daniele –, visto che li ho fatti nascere e li ho visti crescere. Sarebbe stato un dolore darli via e sono contentissimo di come è finita».

La storia, però, è tutt’altro che finita, visto che ora arriva il bello. «La prima cosa da fare è volturarli come “non macellabili”. Poi, insieme a Horse Angels ci stiamo organizzando per risolvere le questioni sanitarie più urgenti, come i vaccini e il pareggio dei piedi». Tra le altre cose, presto gli asinelli di San Possidonio non saranno più 57. «Abbiamo quattordici femmine gravide e alcune partoriranno già quest’estate». La famiglia si allarga e ovviamente aumentano i costi. «Abbiamo deciso di dare fisicamente in adozione una decina di maschietti da uno a tre anni. Sono dolcissimi e non mordono né scalciano. Per candidarsi occorre avere il codice di stalla per asini rilasciato dalla propria Asl veterinaria e garantire che non vengano utilizzati per scopi riproduttivi. Ovviamente ci saranno i controlli pre-affido e, se ritenuti idonei, i candidati potranno venire qui a scegliere l’asinello».

Il sogno di Daniele e dell’associazione è quello di creare un vero e proprio rifugio degli asini, dove organizzare gite con i bimbi delle scuole e fare pet therapy. «La cosa che al momento ho più a cuore è mettere a posto i recinti e il fondo del terreno. Appena torna la bella stagione, lavoreremo giorno e notte per pulire e rendere questo posto accogliente per i primi open day». Se tutto va bene, ad aprile saranno possibili le prime visite e i sostenitori degli asinelli potranno finalmente conoscerli. La raccolta fondi su Gofundme rimarrà sempre aperta come principale canale con i donatori e per ricevere ulteriori aiuti. «È possibile darci una mano anche acquistando fieno, reti, capezze e mastelle». Il numero di Horse Angels è 0547 403662. «Fatico ancora a credere che per giorni i miei asinelli sono stati sulle più importanti reti tv nazionali. È straordinario e ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato a salvarli. Non vi deluderemo». l