Gazzetta di Modena

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Il caso

«A Carpi soltanto 40 poliziotti. Ne mancano almeno quindici»

di Gabriele Canovi
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Convegno sulla sicurezza: «Il Commissariato va potenziato»

16 marzo 2024
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Un convegno bipartisan (anzi, multipartisan) con al centro un tema che non dovrebbe avere colori politici: la sicurezza. E c’è un dato che balza subito all’occhio ed è la carenza di agenti di polizia operativi in città: «Dovrebbero essere almeno 55, se non 60, e invece ce ne sono solo 40», tuona Felice Romano, segretario nazionale del sindacato di polizia Siulp.

Di sicurezza se n’è parlato, tanto, ieri pomeriggio all’Auditorium Loria durante il convegno “Sicurezza o degrado? Vivere Carpi nel 2024”, organizzato proprio dal Siulp e a cui hanno partecipato istituzioni e politici di ogni schieramento, da Fratelli d’Italia al Pd.

Quello della sicurezza è un nodo che continua a rimanere piuttosto difficile da sciogliere: da un lato la richiesta del sindaco e del Pd di aumentare il numero di agenti, dall’altro le risposte del Governo che sostiene di star lavorando in questa direzione.

L'intervento

«Troppo spesso si confonde sicurezza con degrado – afferma ancora il segretario del Siulp Romano – la prima riguarda precisi reati contro la persona o il patrimonio, il secondo è un dato di scenario e di contesto. Carpi ha poco più di quaranta poliziotti e se paragoniamo questo dato con Mantova e Lodi, che sono province, c’è da mettersi le mani dei capelli. Carpi è una provincia nella provincia, ma soprattutto è il Comune capofila del comprensorio delle Terre d’Argine». Questo significa quattro comuni che fanno affidamento su un unico Commissariato per quanto riguarda passaporti, permessi di soggiorno, vigilanza e indagini: «Abbiamo visitato il Commissariato insieme all’onorevole Nicola Molteni, sottosegretario agli Interni e al prefetto Alessandra Camporota – continua Romani – è una struttura nuova e funzionale, manca solo il personale adeguato per adempiere a tutti i compiti di polizia amministrativa e giudiziaria. Serve far fare il salto di qualità e potenziare questo Commissariato. Nuovi agenti? Stanno arrivando col contagocce».

Il primo cittadino

Una richiesta a cui ha fatto eco il sindaco Alberto Bellelli: «La sicurezza non ha colore politico. Serve un impegno di tutti i presenti per investire di più sui temi della sicurezza, anche in termini di personale. La polizia a Carpi ha un deficit in termini di agenti, chiedo al Governo di darci una mano». «Il governo Meloni – ribatte il senatore di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo – ha a cuore il territorio della provincia e Carpi si inserisce a pieno titolo in questo sforzo che è una precisa scelta politica. Il governo ha aumentato il numero di agenti sul territorio, dopo anni di tagli, oltre allo stanziamento di 1,5 miliardi di euro (più 200 euro al mese di media) per l’aumento di stipendi delle forze dell’ordine. La logica della cooperazione e della coesione tra le istituzioni e le forze dell’ordine è fondamentale così come quella tra i diversi livelli istituzionali: la sicurezza urbana non è solo un dovere del governo bensì anche delle amministrazioni dei comuni e delle unioni dei comuni che devono fare la loro parte per mettere nelle condizioni anche la polizia locale di esercitare il proprio ruolo di polizia giudiziaria».

Combattere il degrado

Così, infine, il deputato modenese del Pd Stefano Vaccari: «Combattere il degrado sociale, rigenerare le città, affermare i diritti, favorire l’integrazione sono i presupposti per garantire la sicurezza nelle città – afferma – Per stare al fianco dei sindaci e delle forze dell’ordine, spesso lasciati soli, occorrono non parole di sola vicinanza ma decisioni che li aiutino a superare le criticità e ad affrontare i problemi. Il governo di contro ha finora annunciato solo spot securitari per contrastare il dissenso ma poi si muove in senso contrario. Gli atti parlamentari lo dimostrano assieme alle mancate scelte sul rafforzamento degli organici delle forze di polizia in termini di personale, logistica e dotazioni tecnologiche innovative».