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Modena, Molteni si schiera con i carabinieri: «Tutelano la nostra democrazia»

Stefania Piscitello
Modena, Molteni si schiera con i carabinieri: «Tutelano la nostra democrazia»

Il sottosegretario all’Interno commenta l’arresto “energico” di Idrissa Diallo

16 marzo 2024
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«Io sto sempre dalla parte delle Forze dell'ordine, che sono un baluardo di democrazia e tra le migliori del mondo, e che salvaguardano non solo il diritto di manifestare ma anche quello di dissentire».

A parlare è Nicola Molteni sottosegretario all’Interno, che a margine del convegno ''Sicurezza o degrado: Vivere Carpi nel 2024”, organizzato dal Siulp modenese venerdì, è intervenuto sulla bufera che si è scatenata nei giorni scorsi dopo che sui social è diventato virale il video di un arresto “energico” da parte di due carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Modena.

L’INTERVENTO

«Abbiamo il dovere ed il diritto di tutelare il loro operato; non mi accodo e non assecondo quello che è diventato quasi uno sport nazionale – così Molteni ha continuato sottolineando il suo appoggio ai carabinieri – , cioè criminalizzare, demonizzare e quindi delegittimare il compito delle Forze di polizia».

L’arresto è stato eseguito mercoledì mattina in largo Garibaldi, davanti al teatro Storchi. Lì due militari dell’Arma hanno ferma Idrissa Diallo, 23enne guineano, e gli hanno chiesto i documenti. Lui non li aveva con sé e così i carabinieri hanno deciso di portarlo in comando per l’identificazione.

Il giovane però, questa è l’accusa, ha opposto resistenza e danneggiato anche l’auto dei carabinieri. Un passante ha immortalato in un video le fasi concitate dell’arresto. Alcuni secondi in cui si nota uno dei due militari colpire con alcuni pugni Idrissa. Il 23enne è stato poi portato in tribunale per essere giudicato con direttissima al termine della quale è stato convalidato l’arresto (per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento); il ragazzo poi è stato rimesso in libertà perché non pericoloso.

BUFERA SUI SOCIAL

Il video del suo arresto ha però scatenato una bufera e il giovane ha dichiarato di essere stato picchiato senza motivo, anche dopo essere stato ammanettato e sta valutando se sporgere denuncia. I due militari sono stati temporaneamente spostati ad altre mansioni in attesa degli accertamenti del caso. Nelle scorse ore sono stati acquisiti altri filmati per chiarire se il giovane abbia per primo aggredito i militari.

«Giudicare un fatto, che è oggetto tra l'altro ancora di accertamento, sulla base di un frame di un video, credo sia inaccettabile. I processi sommari – ha concluso Molteni – che si stanno compiendo all'operato delle Forze di polizia, partendo dai fatti di Firenze e Pisa, sono un problema per la democrazia».

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