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Tesori svelati

Modena cala i suoi assi tra palazzi e borghi montani

Riccardo Chiossi
Modena cala i suoi assi tra palazzi e borghi montani

Vittorio Cavani: «Apriamo luoghi sempre chiusi al pubblico»

20 marzo 2024
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Le “Giornate FAI di Primavera” in programma sabato e domenica rappresentano una rara occasione per scoprire oppure riscoprire le parti più nascoste e meno accessibili dello sconfinato patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano.

A MODENA

Oltre 750 luoghi segreti in circa 400 città lungo l’intero stivale saranno per liberamente visitabili per milioni di italiani e turisti stranieri. Modena apre le porte dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Lettere e Arti che sin dal 1946 ha sede nello storico Palazzo Coccapanni Rango d’Aragona in Corso Vittorio Emanuele ll e dell’Aedes Muratoriana in via della Pomposa, importante istituzione di studio e ricerca fondata nel 1860 che ospita il Museo Muratoriano e la Deputazione di Storia Patria per le antiche province modenesi e che ancora oggi prosegue nella sua attività con un’intensa produzione bibliografica su temi di interesse storico e archeologico.

NEL MODENESE

A Sassuolo si spalancano invece i cancelli della Palazzina Ducale della Castiglia, oggi sede di Confindustria Ceramica, mentre a Pavullo nel Frignano si potrà esplorare il Borgo di Montecuccolo, caratteristica zona abitata in montagna risalente all’epoca tardo medievale rimasta quasi del tutto integra nella sua struttura originaria. Il Borgo, sviluppatosi a ridosso del famoso castello. è costituito da antichi edifici religiosi, varie opere artistiche di assoluto valore e da un panorama mozzafiato sulla Vallata dello Scoltenna.

«GRAZIE AI VOLONTARI»

«Grazie al lavoro e al supporto di tutti i nostri volontari, degli istituti scolastici e delle amministrazioni locali – commenta il Capo Delegazione FAI di Modena, Vittorio Cavani – anche quest’anno abbiamo allestito un palinsesto di aperture straordinarie di assoluto livello culturale. La grande visibilità che questa iniziativa ha avuto nei giorni scorsi sui media nazionali è la chiara e limpida dimostrazione di quanto queste due giornate siano amate dalla gente. L’opportunità di entrare in luoghi praticamente sempre chiusi al pubblico più vasto è stata resa possibile grazie all’impegno responsabile che offriamo quotidianamente alla nostra città e al suo meraviglioso territorio».

LA COLLABORAZIONE

I tesori sconosciuti del territorio modenese saranno visibili agli interessati grazie alla collaborazione tra la delegazione FAI di Modena, la squadra FAI dell’Appennino Modenese, i gruppi “FAI Giovani” e “FAI ponte tra culture” e da ogni Comune della provincia inclusi nell’iniziativa. «Per merito di queste due giornate – riferisce Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura di Modena – in tantissimi potranno fruire di luoghi che rappresentano una parte fondamentale dello sconfinato patrimonio culturale della città di Modena ma che al tempo stesso sono lontani dalle persone perché sempre chiusi. Saranno inoltre bei momenti di coinvolgimento e protagonismo giovanile. Basti pensare a quegli studenti delle superiori – prosegue Bortolamasi – che si trasformeranno in esperte guide a disposizione visitatori all’interno delle stanze misteriose dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Lettere e Arti. Luogo in cui sono raccolti e conservati oltre 140mila preziosi volumi. L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di ampliare ed allargare le possibilità di fruizione di questi posti e proseguire con l’entusiasmo di sempre la collaborazione con il FAI. Parliamo di uno strumento potenzialmente molto forte per quanto riguarda integrazione, inclusione e scambi culturali».

Per tutte le informazioni e gli orari relativi alle modalità del ricco programma di visite speciali si consiglia di consultare il sito www.giornatefai.it.

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