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Modena, in arrivo 149 uscite da Cnh

Modena, in arrivo 149 uscite da Cnh

Lo annunciano i sindacati confederali a livello nazionale. «Si baseranno sulla non opposizione»

20 marzo 2024
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«È stato siglato oggi un accordo con Cnhi su 149 uscite incentivate basate esclusivamente sul criterio della volontarietà, o più precisamente della non opposizione».

I sindacati confederali annunciano la novità in arrivo per Cnh Industrial, multinazionale delle macchine agricole con sede anche a Modena.

USCITE VOLONTARIE

 «Le uscite sono concentrate nella struttura impiegatizia e soprattutto del comparto agricolo, quindi in prevalenza a Modena e a Torino – proseguono gli esponenti di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm – Per chi può agganciare la pensione entro 4 anni, l'incentivo sarà tale da garantire per i primi 24 mesi il 100% e per i successivi 24 mesi l'80% della retribuzione mensile fissa lorda e l'equivalente dei contributi da versare, più 22.500 euro per chi manifesta la volontà di uscire entro maggio ed esce entro giugno. Per chi invece non aggancia la pensione, gli incentivi saranno modulati in base all'età: dai 40 ai 44 anni l'incentivo sarà pari a 15 mensilità fisse lorde più 22.500 euro per chi manifesta la volontà di uscire entro maggio ed esce entro giugno; dai 45 ai 49 anni a 20 mensilità, più 22.500 euro per chi manifesta la volontà di uscire entro maggio ed esce entro giugno; per chi ha 50 anni o più a 26 mensilità più 30.000 per chi manifesta la volontà di uscire entro maggio ed esce entro giugno. Per chi ha dai 35 ai 39 anni la possibilità di aderire al piano di uscite sarà aperta dal mese di giugno, qualora a quella data residuino ancora eccedenze, e l'incentivo sarà pari 10 mensilità. In ogni caso il piano di uscite si chiuderà il 31 luglio».

«FUTURO IN ITALIA» 

I sindacalisti fanno sapere che tutti i lavoratori coinvolti riceveranno le spettanti indennità mensili di disoccupazione (Naspi). «In caso di disponibilità ad aderire maggiori delle dichiarazioni

di esuberi, avrà la priorità chi ha una maggiore anzianità aziendale – concludono – CNHI ha precisato che non è in discussione la sua volontà di restare in Italia, piuttosto c'è la necessità di fronteggiare le difficoltà del settore agricolo, che è andato incontro a un calo significativo in Europa. CNHI ha anzi riconfermato gli investimenti previsti per il 2024 e ha accolto la richiesta sindacale di tenere periodici incontri in sede locale di monitoraggio e confronto sull'andamento delle uscite e più complessivamente sull'evoluzione del dato occupazionale, un ulteriore incontro di approfondimento sull'andamento e sulle prospettive industriali a livello nazionale è previsto entro il mese di luglio».