Gazzetta di Modena

MODENA. Accusato di maltrattamenti in famiglia a 85 anni. Tanto da finire a processo.

Ieri ha testimoniato la moglie 68enne dell’uomo, che viveva a Modena con lui prima di lasciare casa sua. Una coppia di lunga data: entrambi italiani, si sono messi insieme nel 1986 e sposati nel ’92. Il rapporto ha cominciato ad andare in crisi nel 2016, quando sono iniziati litigi che hanno visto aggressioni da entrambe le parti. Il primo a fare denuncia in realtà è stato il marito, dopo gli episodi choc del 2019: al di là delle male parole, una volta lei ha tentato di accoltellarlo con un coltello da cucina, un’altra di investirlo con la macchina, ma lui è riuscito a scansarsi in tempo. La donna ha subito un procedimento penale che però si è chiuso con un nulla di fatto, a fronte della conclusione positiva del periodo di messa alla prova.

La coppia sembrava riappacificata, poi una nuova grave crisi, che ha avuto origine da una dinamica singolare. È esplosa verso la fine del 2020, quando la donna, all’epoca 68enne, gli ha detto di essersi innamorata di un altro. Quando poi, nel marzo 2021, lei gli ha chiesto se le poteva fare il favore di andare a prendere l’altro che era rimasto senza macchina, il marito non ci ha più visto: ne è nato un furibondo litigio con schiaffi e lui che lancia il cellulare sulla testa di lei. Da qui la denuncia della donna che ha mandato a processo il marito, assistito dall’avvocato Pasqualino Miraglia.

Ieri in realtà davanti al giudice Natalina Pischedda la donna, parte civile, ha detto di essersi nuovamente riappacificata con il marito, dicendo che si vedono ancora e che se si comportasse come adesso non ci sarebbero problemi. Da parte sua, l’avvocato è convinto di riuscire a dimostrare che, a fronte delle aggressioni reciproche nella coppia, non si tratta di maltrattamenti ma solo di episodi di lesioni. Prossima udienza a ottobre.

D.M.

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