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Modena, gelo tra Muzzarelli e Mezzetti sul sottopasso di via Morane. Il sindaco: «Prima vinca le elezioni...»

Modena, gelo tra Muzzarelli e Mezzetti sul sottopasso di via Morane. Il sindaco: «Prima vinca le elezioni...»

Il primo cittadino risponde al candidato dem che aveva frenato sull’opera

22 marzo 2024
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MODENA. Massimo Mezzetti frena sul sottopasso di via Morane? Gian Carlo Muzzarelli gela il potenziale successore: «Intanto, bisogna vincere le elezioni e poi partecipare».

Il fatto che Mezzetti sia il candidato del centrosinistra – la coalizione per cui Muzzarelli governa da due mandati consecutivi a Modena – non sposta di un millimetro l’intervento del sindaco.

LA RISPOSTA DEL SINDACO A MEZZETTI
Muzzarelli non nomina mai il candidato nel discorso ufficiale per il nuovo sottopasso in via Panni. La linea di demarcazione è però netta. «La nostra posizione è di continuare a lavorare per depositare progetti e fare interventi – ha rimarcato il sindaco a margine dell’evento – Il progetto per strada Morane è depositato, la nuova amministrazione valuterà quale sarà la soluzione migliore». Il sindaco nel merito non ha dubbi. «Credo che avere infrastrutture in grado di consentire la flessibilità sia sempre meglio – ha ribadito Muzzarelli – Poi la prossima amministrazione lo valuterà con la libertà necessaria».

Il 13 gennaio Muzzarelli aveva ospitato Mezzetti – allora non candidato ufficiale del centrosinistra – nel celebre pranzo del disgelo. Ieri mattina il freddo tra le due posizioni era palpabile nonostante la brezza primaverile.

Appena il giorno prima, il candidato della coalizione di centrosinistra (che include Movimento 5 Stelle e Azione) ha ipotizzato di mettere in cassetto un progetto già depositato in Regione. 

COSA AVEVA DETTO MEZZETTI

«Di certo, per la configurazione della strada, un sottopasso non è ipotizzabile in via Fratelli Rosselli, ma anche su via Morane ci ragionerei – aveva detto in merito Mezzetti – proprio perché prima va chiarito il futuro di Gigetto, che potrebbe cambiare, rendendo non più necessari gli altri sottopassi. Insomma, io non sono contro i sottopassi, ma prima di accelerare valuterei se c’è davvero bisogno di farli».

Dal canto suo, la Regione ha deliberato in merito con una determinazione del 15 dicembre 2023. «Nell’area antistante la ex Stazione Piccola sarà realizzato un nuovo sottopasso stradale che collegherà trasversalmente via Morane con via Gobetti – si legge nel provvedimento – risolvendo il nodo del passaggio a livello di strada Morane. Insieme alla sistemazione di aree destinate a parcheggio e all’eventuale riassetto a rotatoria dell’accesso al comparto, questi interventi contribuiranno a fluidificare il traffico e migliorare la viabilità dell’area».

L’identica formula si trova nell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) di Modena, datata 20 marzo 2023.

IL PROGETTO HA BASI SOLIDE

«La nuova amministrazione valuterà quanto sarà più opportuno fare – ha detto Muzzarelli davanti agli oltre duecento presenti in via Panni – Noi continueremo fino all’ultimo giorno a fare progetti e aprire cantieri».

Il progetto in strada Morane include un ampliamento del parco della Resistenza con la possibile riqualificazione della stazione e non solo. Nei documenti regionali si fa riferimento alla centrale di trasformazione elettrica e ai fabbricati dell’ex circolo Sefta. Tutto in sintonia, come è ribadito, con il Piano urbanistico generale (Pug) e senza consumo di suolo.

«Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito in collegamento a Bologna l’esigenza prioritaria di eliminare i passaggi a livello – ha ricordato in pubblico Stefano Masola, direttore generale di Ferrovie Emilia Romagna (Fer) – e credo che tutti siamo d’accordo».

Un punto ribadito da Masola a margine dell’inaugurazione. «Il progetto di strada Morane è stato consegnato in Comune, per via di accordi che avevamo nel periodo in cui era assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi – ha detto – I vari passaggi non dipendono da noi: siamo ferrovieri e se ci dicono “Ci sono i soldi, fate il lavoro” vedete che noi li facciamo».

«La riduzione dei passaggi a livello fa parte di una strategia per avere treni non più veloci, ma regolari come frequenza», ha detto a margine Andrea Corsini, assessore regionale alla Mobilità, elencando i «ritardi a catena» che possono generare.