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Modena, il treno rimane fermo oltre due ore: «Noi bloccati in mezzo alla campagna»

Modena, il treno rimane fermo oltre due ore: «Noi bloccati in mezzo alla campagna»<br type="_moz" />

Guasto a un deviatoio a Castelfranco: «Ripetevano che saremmo ripartiti»

24 marzo 2024
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Restare bloccati per due ore, senza avere la possibilità di uscire dal treno, nel bel mezzo delle campagne tra Modena e Bologna non deve essere proprio il massimo della vita. Specialmente in un soleggiato (e caldo) pomeriggio di inizio primavera.

È quanto capitato ieri alle centinaia di passeggeri che si trovano su un treno regionale che percorre la tratta Bologna-Milano. Il treno, partito in orario alle 13, ha fermato la sua corsa circa quaranta minuti più tardi quando dallo speaker è uscita la prima notizia: «Il treno è fermo per un guasto». Il regionale aveva da poco superato la stazione di Castelfranco e si stava dirigendo verso Modena quando all’improvviso si è fermato. In molti pensavano fosse uno stop “di routine”, come tanti ne capitano, ma l’attesa si faceva sempre più lunga e così ha iniziato a montare la rabbia. Gli annunci, poi, erano sempre gli stessi: «Ora ripartiamo, ora ripartiamo». Invece nulla cambiava e fuori dal finestrino sempre la stessa vista: il verde delle campagne.

Tra i passeggeri presenti c’era anche chi aveva coincidenze e tempistiche da rispettare, tra ulteriori treni o aerei a Milano.

Immediatamente Rete ferroviaria italiana, ricevuta la segnalazione, ha attivato le procedure per individuare e sistemare il guasto. I tecnici di Rfi hanno rilevato come il guasto fosse relativo a un deviatoio a Castelfranco. Di cosa si tratta? È presto detto. Noto come “scambio”, il deviatoio è un dispositivo ferroviario che congiunge due o più binari permettendo ai convogli di passare dall’uno all'altro, deviandone o meno la corsa.

Il guasto è stato risolto solo due ore dopo, intorno alle 16.20: nel frattempo i passeggeri sono stati trasportati alla stazione di Castelfranco dove «il primo treno disponibile è stato letteralmente preso d’assalto». l

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