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Il caso

Modena, zero punti sulla patente di Ferrari: «Ma non ho mai preso quelle multe»

Serena Arbizzi
Modena, zero punti sulla patente di Ferrari: «Ma non ho mai preso quelle multe»

Lo “sciamano di Montecchio” ha sporto denuncia per furto di identità

26 marzo 2024
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Si ritrova zero punti sulla patente, ma lui dice che le multe che avrebbero portato a questa decurtazione proprio non le ha prese. E per questo il suo legale sta per presentare il ricorso al giudice di pace, dopo aver presentato denuncia.

Protagonista del caso è Hermes Ferrari, 53 anni, nato a Scandiano e imprenditore nel Modenese, più noto come “lo sciamano di Montecitorio” per aver manifestato in piena pandemia con i ristoratori a Roma nel 2021 vestito come Jack Angeli, protagonista dell’assalto a Capitol Hill.

Ferrari, questa volta, è alle prese con la patente di guida e l’azzeramento dei punti, provocati da sanzioni che lui, però, afferma di non aver mai ricevuto. Secondo la tesi difensiva – Ferrari è assistito dall’avvocato Gianluca Vinci – è possibile che qualcuno in possesso dei documenti del 53enne abbia potuto fornirli in allegato al pagamento della sanzione, per evitare di sostenere una multa ben più elevata nel caso si fossero attesi più giorno per saldare.

«Ferrari ha chiesto sia personalmente, sia a mezzo Pec di ricevere dalla Motorizzazione l’elenco delle sanzioni amministrative che hanno comportato la perdita dei punti, senza però riceverle o averne indicazione», si legge nella denuncia contro ignoti depositata nei giorni scorsi in Procura e presentata alla tenenza dei carabinieri di Scandiano.

Inoltre, si fa presente che Ferrari, negli anni, «per lavoro e nella vita privata ha consegnato fotocopie della propria patente» e che, ancora, nel tempo «ha preso anche diverse auto a noleggio ma senza m ai inviare lettere di comunicazione di detrazione dei punti dalla patente».

Quindi, si afferma che «qualcuno deve aver preso in uno o più episodi una copia usandola illecitamente senza autorizzazione per far detrarre punti a Ferrari».

Si aggiunge che «la firma di Ferrari è molto complessa e quindi facilmente riconoscibile con una verifica dei verbali contestati e delle eventuali comunicazione dei dati della patente inviate con firma falsa».

La denuncia viene, quindi, presentata verso ignoti ai militari di Scandiano per il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e di furto d’identità.

Hermes Ferrari sostiene, quindi, che qualcuno in possesso di copie dei suoi documenti li abbia utilizzati per pagare prima possibile le sanzioni comminate e per addebitare a lui i punti della patente al posto del reale soggetto che dovrebbe rispondere delle multi. Sanzioni che Ferrari dichiara di non aver mai preso.