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Modena, nuovi edifici e case per studenti: così il campus guarda al futuro

Luca Gardinale
Modena, nuovi edifici e case per studenti: così il campus guarda al futuro

Approvato l’accordo tra Comune e Università per il restyling in via Campi. Il rettore Porro: «Passo fondamentale per rafforzare il legame tra ateneo e città»

29 marzo 2024
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Edifici rinnovati, nuove residenze per gli studenti, ma anche un’offerta più ricca per lo sport, la socializzazione e lo svago. In una città che punta a rafforzare la sua vocazione universitaria arriva il nuovo progetto per riqualificare e rinnovare il campus di via Campi.

Un progetto che prevede prima di tutto la realizzazione di nuovi edifici universitari e per la ricerca scientifica, tramite demolizione e ricostruzione o adeguamento di strutture esistenti, ma anche l’aumento delle residenze universitarie, la valorizzazione della Biblioteca scientifica interdipartimentale, lo sviluppo del Centro sportivo e dei servizi rivolti a studenti e personale con spazi integrativi per lo studio e la socializzazione, per la ristorazione e lo svago. E, ancora, l’individuazione di un’area verde pedonale e attrezzata con la desigillazione di 12.500 metri quadrati di suolo e la messa a dimora di 80 nuove alberature. Previsto anche un nuovo sistema di accesso con il potenziamento dei percorsi ciclabili e pedonali, l’incremento di stalli per biciclette e l’inserimento di una velostazione per la manutenzione; oltre a un riassetto volto a ridurre la motorizzazione, con la separazione e qualificazione dei percorsi carrabili, la limitazione dell’accesso alle auto private, l’attuazione delle zone 30 previste e l’adeguamento dell’offerta di sosta.

Le novità sono contenute nel masterplan sul Progetto urbano “Modena città universitaria - Campus universitario di via Campi” rispetto al quale il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì scorso, ha dato il via libera all’approvazione del relativo protocollo di intesa tra Comune e Unimore. La delibera, illustrata dall’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, è stata approvata con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena e Modena Civica e il voto contrario di Lega, M5S e Fratelli d’Italia, mentre i Verdi di sono astenuti.

«Attraverso un lavoro congiunto di Comune e Università durato mesi - ha affermato Vandelli - con il Protocollo d’intesa e il Masterplan è stato definito e condiviso un nuovo assetto finalizzato a qualificare e disciplinare il campus universitario delimitato dalle vie Campi, Vignolese, Araldi e Braghiroli, individuando le modalità per arrivare a un complessivo processo di razionalizzazione e riorganizzazione dell’area con un impatto importante anche sul contesto esterno all’università e sulla città stessa».

Un progetto che secondo il sindaco Gian Carlo Muzzarelli «si inserisce nell’ambito dello sviluppo più complessivo della Città universitaria, indirizzo strategico che vede da tempo Comune e Università impegnati su vari fronti (alloggi per studenti, spazi didattici e di ricerca, trasporti, offerta formativa e didattica, integrazione degli studenti anche fuori sede, iniziative ed eventi, comunicazione e informazione) per far diventare quello di Modena sempre più un polo universitario di eccellenza a livello nazionale, in grado di richiamare un consistente numero di studenti, qualificando in questa prospettiva anche la città».

L’assessore Vandelli ha spiegato che «il precedente Piano particolareggiato, ormai datato, aveva bisogno di essere allineato alle nuove strategie del Pug, con azioni di miglioramento ecologico-ambientale, della accessibilità carrabile e della sicurezza, delle attrezzature universitarie e dei servizi, oltre che per la mobilità sostenibile».

Nel Masterplan, infatti, viene posta una maggiore attenzione alla qualità della vita degli studenti e del personale, prevedendo interventi di ampliamento e riqualificazione degli spazi aperti, residenziali, didattici e per attività sportive anche al fine di migliorare il livello di sostenibilità ambientale ed energetica dell’ateneo. In particolare, vengono qualificati e incrementati le aree e i percorsi verdi, implementati con arredi e attrezzature, desigillate le zone a parcheggio, previste coperture verdi in corrispondenza dei nuovi edifici con l’obiettivo, tra l’altro, di mitigare l’effetto isola di calore all’interno dell’area universitaria.

Il Masterplan va quindi a disegnare una cornice di riferimento per individuare i singoli progetti da portare a finanziamento e da realizzare nel tempo: «Si parte con un primo stralcio attuativo finanziato per 25 milioni di euro dal Miur per la realizzazione del nuovo edificio del Dipartimento di Scienze biomediche - ha concluso Vandelli - ma Comune e Università collaboreranno per l’attuazione dell’intero Masterplan impegnandosi a individuare ogni possibile fonte di finanziamento».

Un progetto accolto con soddisfazione dal rettore Carlo Adolfo Porro: «L’approvazione da parte del Consiglio comunale del Masterplan per il campus di via Campi - spiega - è un passo fondamentale per la nostra università, conforme ai nostri obiettivi strategici, delineati nel piano triennale 2023-2025, di costruzione di spazi innovativi per didattica e ricerca, nonché strutture residenziali e di studio, con una particolare attenzione all’area biomedica. L’investimento, sia in termini progettuali che finanziari, è testimonianza di come lo sviluppo sostenibile e l’integrazione con il tessuto urbano siano per noi assolute priorità. Un piano che rafforza il legame tra l’università e la città di Modena e pone le basi per future iniziative volte al miglioramento continuo della nostra comunità accademica e urbana».[FINE-TESTO]<QM>