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Il caso dell’esposizione contestata

Carpi, l’auto di don Carlo coperta di sale: «Gesto che non mi preoccupa»

Paola Ducci
Carpi, l’auto di don Carlo coperta di sale: «Gesto che non mi preoccupa»

Misterioso ritrovamento per il curatore della mostra di Sant’Ignazio. Non si può escludere la simulazione di un rito medievale come monito

03 aprile 2024
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L’auto ricoperta di sale. E non un’auto qualunque, ma quella di don Carlo Bellini.

Il parroco di San Giuseppe Artigiano, vicario episcopale per la pastorale e l’evangelizzazione della Diocesi di Carpi nonché curatore della contestata mostra “Gratia plena” nella chiesa di Sant’Ignazio, domenica mattina, giorno di Pasqua, si è svegliato con la propria automobile, parcheggiata sotto casa, tutta cosparsa di sale.

Un’iniziativa che ha lasciato il sacerdote piuttosto basito e che, sia a lui che ad altre persone ha fatto subito pensare a “riti di stregoneria di stampo medievale”- ha supposto il sacerdote stesso che comunque ha affermato di non essere preoccupato per l’accaduto.

«Non mi pare proprio si tratti di una minaccia – ha aggiunto il sacerdote – e ritengo il fatto una cosa di poco conto».

In curia e in città però tutti sembrano essere concordi nell’affermare che l’episodio sia in qualche modo legato ai fatti accaduti prima di Pasqua nella chiesa di Sant’Ignazio all’esposizione di quadri di Andrea Saltini, dal titolo “Gratia plena” considerata dai cattolici integralisti blasfema e difesa invece ripetutamente da don Bellini che ne ha più volte negato l’accusa di blasfemia.

La scorsa settimana infatti, dopo le innumerevoli polemiche sollevate nei confronti della curia che aveva autorizzato una simile esposizione, nella mattinata di giovedì si è consumato l’episodio gravissimo di violenza all’interno della chiesa stessa ai danni dell’artista Andrea Saltini che si trovava casualmente alla mostra. Un uomo armato di bomboletta spray e coltello si era così introdotto improvvisamente in Sant’Ignazio e si era scagliato contro il quadro “Inri – San Longino”, al centro delle polemiche. L’artista Saltini era prontamente intervenuto per difendere la sua opera ma la furia dell’uomo si era scatenata anche contro di lui ferendolo al collo. L’aggressore è riuscito a scappare, liberandosi durante la fuga di una parrucca e di altri travestimenti che indossava durante l’aggressione, mentre sul posto sopraggiungevano polizia, carabinieri e un’ambulanza del 118 per soccorrere l’artista, poi trasportato all’ospedale Ramazzini di Carpi fortunatamente non in gravi condizioni. Ad oggi, al vaglio delle forze dell’ordine sono le immagini delle telecamere collocate in prossimità della chiesa di Sant’Ignazio l’aggressore risulta essere ancora a piede libero.

L’episodio di domenica, tuttavia, non sarà sottovalutato perché di fronte a un’aggressione così violenta verso l’artista, non si può escludere che altri vogliano lanciare un messaggio alla Diocesi.