Modena, i prezzi della benzina tornano a salire e il “self” sfiora i due euro al litro
La denuncia di Federconsumatori: «Costi più alti della media regionale»
MODENA. I picchi dell’estate 2022 e di settembre 2023 sono ancora lontani, ma ad aumentare si fa sempre in tempo, soprattutto se si tratta di prezzi. Lo sanno bene gli automobilisti modenesi, che nelle ultime settimane hanno dovuto fare i conti con i nuovi rincari del costo dei carburanti, che si sta gradualmente riavvicinando ai due euro al litro per benzina e gasolio. Una situazione che non è sfuggita all’associazione Federconsumatori Modena, che punta il dito contro i nuovi rincari dopo un periodo di flessione che aveva seguito gli incrementi vertiginosi del 2022 e dell’autunno scorso.
LA DENUNCIA DI FEDERCONSUMATORI
«Sale anche a Modena il prezzo della benzina - fa notare il presidente dell’associazione Marzio Govoni - in questo momento nei self della città (escludendo quelli autostradali) il prezzo più elevato è ormai vicino ai 2 euro al litro». Entrando nel dettaglio, Federconsumatori rileva che «il range di prezzo in città vede agli opposti un distributore a marchio Esso, in tangenziale, a 1,979 euro al litro, e AF Petroli di Baggiovara, a 1,818 euro. Una differenza che tradotta in un pieno di 50 litri corrisponde a 8 euro. Ma quasi nel 60% dei distributori della città - incalza Govoni - la benzina in modalità self ha ormai raggiunto o superato gli 1,9 euro al litro, considerando tra questi i 13 distributori dove il prezzo è a 1,899 euro. Sono poi decisamente singolari le differenze che si registrano all’interno di alcune insegne, come IP e Q8, dove la differenza di prezzo tra il distributore più economico e quello più caro si colloca tra 4 e 5 euro, sempre per un pieno».
L'ANALISI
Continuando con l’analisi della situazione sul territorio, Federconsumatori fa notare che «è in provincia che si registra il distributore di benzina self più conveniente del modenese: si tratta dell’IP di Piani a Pavullo, con 1,808 al litro». Ma la situazione modenese è mediamente peggiore di quella generale che si registra in regione: «Una condizione, quella della provincia di Modena - incalza Govoni - che pare lievemente superiore al prezzo medio in Emilia Romagna, 1,897 euro al litro, definito dal ministero delle Imprese. Del resto, l’iniziativa del prezzo medio è stata l’unica approntata su questo tema dal governo, e la sua inutilità è nota a tutti, tranne che al governo stesso».
RIALZO DEI PREZZI DEL PETROLIO
Dal punto di vista della situazione generale, l’associazione ricorda che «siamo di fronte a un rialzo, ancora contenuto, nei prezzi del petrolio; una crescita portata sia dalla difficile situazione geopolitica in Medio Oriente che dalle scelte di tagli alla produzione decisi dall’Opec, voluti in primis da Arabia Saudita e Russia. Uno scenario che può peggiorare ancora - aggiunge Govoni - facendoci tornare ai periodi più critici per i consumatori; periodi ai quali il precedente governo aveva risposto con il taglio delle accise. Un taglio che poteva diventare strutturale, anche in forma parziale, ma che è stato seccamente revocato dal governo Meloni. In compenso - chiude sarcasticamente il presidente di Federconsumatori Modena - oggi abbiamo i cartelli del prezzo medio, che certamente terrorizzano Arabia Saudita, Russia e gli altri padroni del petrolio».