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Modena, il candidato sindaco Daniele Giovanardi lancia la sfida: «Con noi opposizione dura e pura»

Modena, il candidato sindaco Daniele Giovanardi lancia la sfida: «Con noi opposizione dura e pura»

L’ex primario ora volto di Modena Cambia: «Alternativa a 70 anni di incrostazioni»

06 aprile 2024
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Non vuole sentir parlare di fascismo o comunismo - «quelle sono cose del passato, mentre noi siamo qui a parlare dei problemi di oggi» - ed è pronto a guidare «una grande novità per Modena, perché propone al di là degli schieramenti una serie di soluzioni per tante situazioni che toccano i cittadini modenesi». Daniele Giovanardi, ex primario del Pronto Soccorso del Policlinico e candidato sindaco della lista Modena Cambia, ha presentato ieri mattina la lista che lo sosterrà, nata dall’alleanza tra “Indipendenza” di Gianni Alemanno e “Democrazia Sovrana e Popolare” di Marco Rizzo.

Dal punto di vista dei nomi, la capolista sarà Beatrice De Maio, consigliera comunale uscente del gruppo Modena sociale-Indipendenza, mentre nella rosa ci sarà anche Luca Rossi, ex esponente della Lega, oltre a Daniele Berselli e all’avvocato Manuela Lugli. Una lista che, spiega Giovanardi, «rappresenta un progetto innovativo per dare voce a tutti coloro che non si riconoscono nelle ricette fallimentari del centrosinistra e del centrodestra. Quello che proponiamo - incalza il candidato - è una visione originale che prescinde dagli schieramenti ideologici: qua si parla ancora di fascismo e comunismo, senza rendersi conto che sono schemi del passato. Per noi i problemi, quelli con i quali i cittadini devono fare i conti, sono altri. Per noi non c’è fascismo o comunismo, ma c’è una guerra alle porte e una pace da conquistare, e questo è un problema anche locale, perché la guerra è più vicina di quello che pensiamo. Per questo, Modena Cambia rappresenta un’alternativa per i modenesi dopo 70 anni di “incrostazioni”. Con noi abbiamo una serie di persone che vengono dai due schieramenti politici, abbiamo avvocati e sindacalisti. Io farò da garante - aggiunge - e in Consiglio comunale faremo una opposizione dura e pura».

Nel suo intervento, Giovanardi ha fatto sapere che «il disastro in atto nella sanità non è solo il frutto dei tagli praticati in questi ultimi dieci anni dai governi centrali e dalla Regione, ma anche il risultato delle scelte dei dirigenti sanitari e della politica locale in materia di gestione dei due ospedali modenesi, Policlinico e Baggiovara».

La consigliera e capolista Beatrice De Maio ha invece ricordato alcune mozioni e interrogazioni tra le oltre cento portate in Consiglio in questi anni: tra quelle più vicine alla quotidianità di Modena, la denuncia della pericolosità di alcune zone cittadine, dal punto di vista della viabilità e del degrado sociale. Si è poi soffermata sulle proprie battaglie in Consiglio contro la censura, l’invio di armi all'Ucraina e in solidarietà alla Palestina. Tutti punti che si ritrovano nel programma e negli indirizzi politici e ideali della lista Modena Cambia. Daniele Berselli ha infine denunciato l’inadeguatezza del sistema di raccolta dei rifiuti, «che possono trasformarsi in una ricchezza con i termovalorizzatori di ultima generazione, come quelli che ingegneri italiani stanno installando ovunque in Europa, mentre a Modena abbiamo ancora un inceneritore che produce diossina ed è antieconomico».l

L.G.