Modena, ottanta attivisti manifestano sui Viali: «No al nuovo chiosco»
Comitati green al Parco delle Rimembranze
Un’ottantina i manifestanti che ieri nel Parco delle Rimembranze all’incrocio con via Saragozza, sia giovani che adulti. L’oggetto delle proteste? Lo stato del verde a Modena: i nuovi ampliamenti delle mense nelle aree verdi di cinque scuole elementari, insieme alla costruzione di un nuovo chiosco nel Parco delle Rimembranze, sembrerebbero minacciare gravemente la salute della città. Inquinamento, temperature estreme, soppressione delle attività all’aperto e rischi edilizi dovuti alla corrosione degli apparati radicali delle piante più imponenti: sono questi i motivi per cui numerose associazioni sono intervenute, esponendo messaggi e cartelloni, al flash mob organizzato da “Aria”: Lega Ambiente, Medici per l’Ambiente, Civica 15a, Comitato Villaggio Europa, Comitato Parco della Resistenza, Comitato Parco della Rimembranza e tanti altri, tutti presenti, tutti con i cartelloni in mano.
«La nostra necessità è quella di ricevere delucidazioni a proposito della costruzione del chiosco “Del Cedro” – spiega Andrea Trenti, uno dei coordinatori della rete di associazioni ambientali di Modena, Aria – Dato che i chioschi non sono costruzioni in legno, come ci si immagina, ma in cemento armato, necessitano di scavi e di fondamenta: scavi che andrebbero a intaccare gravemente l’apparato radicale del cedro. Un eventuale danneggiamento della pianta, di notevoli dimensioni, potrebbe provocare uno sbilanciamento molto rischioso per chiunque sosti in prossimità dell’albero – continua – È interessante notare come ad oggi un intervento di questo tipo a Modena non sia più possibile sulla base dei nuovi regolamenti: purtroppo la costruzione del chiosco è stata progettata diversi anni fa, prima della nuova regolamentazione». L’obiettivo è avere garanzie: garanzie di sicurezza dell’intervento, garanzie riguardo alla progettazione e alla costruzione: «Parliamo di un intervento che non ha nulla a che fare con la conformazione urbanistica attuale della città, promosso dall’amministrazione precedente: nonostante il tentativo di Muzzarelli di bloccare il progetto, facendo ricorso al Tar e vincendo al Consiglio di Stato, i nuovi proprietari hanno ottenuto ciò che volevano. Per lo meno che ci diano garanzie sulla sicurezza: domani faremo domanda di accesso agli atti, nella speranza di ottenere un buon compromesso». Tutto questo andrebbe ad aggiungersi poi al valore storico e simbolico dell’area verde: un parco, quello delle Rimembranze, dedicato ai 960 caduti modenesi della Grande Guerra, per ognuno dei quali fu piantato un albero. «Insieme agli attuali interventi di costruzione delle nuove mense scolastiche, questi progetti si collocano in una serie di iniziative che minacciano gravemente la salute della città Una necessità legata probabilmente alle scadenze e alle limitazioni del Pnrr: c’è bisogno che la cittadinanza sia resa più partecipe».l