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Modena, al parco Amendola il parcheggio si “mangia” una parte del verde

Luca Gardinale
Modena, al parco Amendola il parcheggio si “mangia” una parte del verde

La rabbia del comitato: «Alberi abbattuti e area cani ridotta»

06 aprile 2024
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MODENA. Il tam-tam è partito venerdì pomeriggio, correndo da un telefono all’altro: «Venite qua, le ruspe ci stanno mangiando il parco». Così, nel giro di qualche minuto, i rappresentanti del comitato si sono ritrovati sul posto, verificando quello che stava accadendo.

AL PARCO AMENDOLA
Succede al parco Amendola, nell’area attigua al nuovo sottopasso inaugurato due settimane fa. E la sorpresa è quella del comitato “Noi del parco Amendola”, dal momento che il cantiere, per ricavare il nuovo parcheggio di via Panni a servizio dell’area verde - gran parte dell’area di quello “vecchio” è stata occupata dal tunnel - ha eliminato una parte del parco, circa 300 metri, sradicando alcuni alberi e occupando anche buona parte dell’area cani.

IL COMITATO
«Venerdì ci siamo trovati questa sorpresa - spiega Cristina Martinelli del comitato - con le ruspe nell’area cani, ridotta circa di un terzo del suo spazio, e un’altra fascia di parco vicina al vecchio parcheggio sparita, mentre alcuni alberi sono stati divelti. In tutto parliamo di almeno 300 metri di parco scomparsi per far posto al parcheggio: il fatto - incalza la residente - è che nessuno durante le assemblee che abbiamo fatto ci aveva detto che i lavori sarebbero stati così impattanti per l’area verde. Ci saremmo aspettati qualcosa di simile se fosse stata realizzata la fermata della Modena-Sassuolo al parco, cosa che aspettiamo da anni e ceh non è mai stata realizzata, ma alla fine non se n’è fatto nulla, quindi non capiamo la necessità di abbattere alberi, ridurre l’area cani e in generale eliminare una “fetta” di parco per realizzare un parcheggio da 70 posti auto». Durante il sopralluogo, i rappresentanti del comitato indicano i cestini per i rifiuti che un tempo erano in mezzo al parco, mentre oggi sono al centro della spianata che ospiterà il parcheggio, facendo così notare la parte del parco eliminata nell’operazione. «Ci avevano assicurato che il parco non sarebbe stato toccato - scuote la testa Martinelli - ora vogliamo organizzarci e capire come muoverci per protestare. Peraltro i problemi non finiscono qui - chiude - perché la torre-faro del parco è stata collocata nella zona più luminosa dell’area verde, lasciando altre zone completamente al buio».