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La SU7 è cinese ed elettrica, ma la Xiaomi la chiama Modena

di Mattia Amaduzzi
La SU7 è cinese ed elettrica, ma la Xiaomi la chiama Modena

Il colosso mondiale della telefonia mobile si butta sull’automotive green e rende omaggio alla capitale dei motori

09 aprile 2024
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MODENA. Quanto sarebbe bello andare in giro per le strade di Modena guidando un’auto che si chiama proprio Modena. Sarebbe l’apice della modenesità e dell’essere geminiani, e presto potrebbe essere possibile.

La Xiaomi, il colosso cinese della telefonia mobile, si è lanciata nel mercato delle auto elettriche, con l’intenzione di fare concorrenza alla Tesla. E per questo di recente ha presentato la Xiaomi SU7, acronimo di Sport Ultra, o come viene chiamata all’interno dell’azienda stessa, “Modena”. Come si può trovare sul profilo social dell’influencer cinese, ma grande appassionata dell’Italia, Liz Liang, la quale è andata a provare di persona la nuova super macchina, i motivi sono semplici.

Essendo la loro prima auto elettrica prodotta, la Xiaomi ha voluto rendere omaggio alla Ferrari e alla città capitale italiana dei motori, oltre che essere famosa per i suoi piatti tipici squisiti, a detta del responsabile dell’azienda cinese.

Alla domanda, spontanea, quale sia dunque la migliore tra la Ferrari e la SU7, il responsabile stesso ha ammesso che la Rossa è la migliore per quanto riguarda le auto a benzina, mentre la SU7 rimane un’ottima scelta per quanto riguarda le auto elettriche.

Quali sono dunque le caratteristiche di questo nuovo modello? Intanto ci sono tre versioni della SU7, il cui prezzo può variare da quasi 28mila euro ad un massimo di oltre 38mila. La versione standard dispone di un motore singolo sull’asse posteriore da 220 kW (300 CV) e 400 Nm, può arrivare da 0 a 100 km/h in poco più di 5 secondi, con una velocità massima di 210 km/h. Inoltre può contare su una batteria Blade di BYD da 73, 6 kWh, con un’autonomia di 700 km nel ciclo di omologazione cinese. La versione intermedia, la SU7 Pro, si differenzia da quella base principalmente per la batteria, che in questo caso è da 94, 3 kWh, con un’autonomia di 830 km nel ciclo di omologazione cinese. Il prezzo, infine, è di poco più di 31mila euro.

La vera differenza, invece, arriva con la SU7 Max Performance, che propone un dual motor, trazione integrale, con potenza combinata di 495 kW (673 CV) e 838 Nm, capace di avere un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2, 78 secondi, e può raggiungere una velocità massima di 265 km/h. La batteria è una Catl Qilin da 101 kWh, con un’autonomia di 800 km nel ciclo di omologazione cinese.

Per tutti e tre i modelli, infine, ci sono caratteristiche standard come il fatto che si può aprire tramite il proprio smartphone Xiaomi, o tramite riconoscimento facciale. Particolarmente performante è anche il riconoscimento vocale, con il quale si può comandare la macchina dal proprio interno. Il meglio della tecnologia e dell’avanguardia dunque per una macchina, che però di Modena non ha proprio niente, se non il nome, che verrà usato come traino per pubblicizzare il prodotto in giro per il mondo. Chissà dunque come la casa di Maranello reagirà a questo omaggio della Xiaomi, dato che il colosso cinese di fatto userà il brand Ferrari per spingere le vendite del proprio prodotto.

Intanto, la SU7 sta già avendo un notevole successo.