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Il caso

Modena, rischia il processo per revenge porn

Daniele Montanari
Modena, rischia il processo per revenge porn

Il fidanzato tradisce una 25enne e l’amante manda la prova alla sorella maggiore di lei. La 42enne mostra l’immagine per metterla in guardia, ma lui decide di denunciarla

11 aprile 2024
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MODENA. Rischia il processo per “revenge porn” per aver messo in guardia la sorella, tramite una foto inequivocabile, che il suo fidanzato la tradiva con un’altra.

UN CASO SINGOLARE
È una storia decisamente singolare quella che coinvolge una 42enne modenese per quanto ha fatto per “proteggere” la sorella più piccola, di 25 anni. In base a quanto si è potuto riscostruire finora, le cose sono andate così. La 25enne aveva una relazione con un trentenne, anche lui italiano. Anzi, bisogna dire che ha una relazione, perché nonostante la bufera giudiziaria il rapporto va avanti. È successo che il giovane l’ha tradita con un’altra ragazza, e a quanto pare la cosa è stata anche abbastanza ostentata. Il ragazzo si è fatto un autoscatto sui genitali, e la sua amante ha pensato bene di inviare l’immagine alla sorella maggiore della 25enne, per farle sapere che lui era andato a letto con lei.

La 42enne è rimasta sbigottita quando ha ricevuto la foto via Instagram, e ha pensato di fare vedere l’immagine alla sorellina 25enne per convincerla che il suo fidanzato non faceva per lei: la tradiva con un’altra e si dilettava in autoscatti erotici, senza alcun rimorso. La cosa ha avuto però tutt’altri effetti rispetto a quelli sperati.

Innanzitutto, pur avendo una prova inequivocabile del tradimento, la sorellina non si è convinta a lasciare il fidanzato: stanno ancora insieme.
In seconda battuta, il fidanzato ha preso malissimo il fatto che la sua foto erotica fosse stata mostrata alla fidanzata. Ha così denunciato sia l’amante che la sorella maggiore per diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti, ai sensi dell’articolo 612 ter del Codice penale che introdotto nel 2019 all’interno della normativa su cosiddetto “Revenge porn”. Ma la normativa, che finora ha trovato applicazione in casi piuttosto sporadici in provincia di Modena, è concepita per punire chi diffonde all’esterno i contenuti sessuali per vendetta, o dolo, nei confronti di qualcuno.

IN TRIBUNALE
Assistita dall’avvocato Danaida Delaj, la sorella maggiore in sede di interrogatorio ha spiegato al pm (Claudia Natalini) che la foto erotica non è stata diffusa in pubblico con intenzioni di dolo, ma è stata mostrata solo alla sorellina con l’intenzione di “proteggerla”. Per questo il pm ha chiesto l’archiviazione. Ma il ragazzo si è opposto, e ieri davanti al gup Andrea Scarpa ha presentato le sue ragioni. Il giudice comunicherà nei prossimi giorni se archivia il caso o manda a processo.