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La protesta

Modena, il Movimento 5 Stelle va alla Forestale: «Fermare il nuovo chiosco sui Viali»

di Luca Gardinale
Modena, il Movimento 5 Stelle va alla Forestale: «Fermare il nuovo chiosco sui Viali»<br type="_moz" />

I pentastellati chiedono verifiche a carabinieri e Soprintendenza

13 aprile 2024
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MODENA. Non li convince l’idea di una nuova struttura all’interno del parco, e ancora meno li convince l’area individuata per realizzarla. Al centro c’è ancora il nuovo chiosco che nascerà al parco della Rimembranza, dove a poco meno di un anno dall’ok del Tar è comparsa la rete da cantiere arancione.

IL "NO" DEI 5 STELLE

E a dire ancora una volta “no” è il Movimento 5 Stelle di Modena: «Avremmo fatto volentieri a meno di tornare su questa vicenda - attacca la consigliera comunale Enrica Manenti - come è noto il progetto di riqualificazione del parco delle Mura e dei chioschi esistenti ha avuto molte traversie. Già nel 2012 il Movimento si era posto in contrasto al progetto che prevedeva di trasformare i chioschi in veri e propri edifici (fino a 12), in spregio della valenza storica del luogo e del verde presente. Dopo la denuncia e il sequestro dei cantieri di alcuni dei chioschi “rigenerati”, nel 2021 è stata emessa sentenza di assoluzione definitiva per tecnici statali e comunali (la contestazione era il mancato rispetto del codice dei beni culturali), e come si vede già da tempo diversi chioschi sono aperti con funzioni di caffè e ristorante».

Sabato scorso il tema è tornato di attualità con una manifestazione di protesta portata avanti da diversi cittadini, tra cui la consigliera Manenti, nell’area del cantiere.

LA MOZIONE NEL 2022

«Il gruppo consiliare M5S ha sempre seguito con attenzione le vicende del Parco - ricorda Manenti - nel 2022 ha proposto una mozione, poi approvata, che invitava tra l’altro a prestare particolare attenzione alla specificità di parco storico nelle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, e ha contribuito anche alla messa a punto del regolamento comunale del Verde in vigore dal 2022 che prevede specifiche prescrizioni per le diverse tipologie di piante presenti: nel nostro caso il sontuoso cedro del Libano e i numerosi e fiorenti tassi. Oltre a ciò - incalza la consigliera pentastellata- è sicuramente cambiata la sensibilità della maggior parte della popolazione rispetto al verde soprattutto pubblico. Emerge sempre più la necessità di vivere armoniosamente con la natura anche in città, consapevoli che anche questo può contribuire al nostro benessere. Proprio in occasione di questa vicenda, tutti abbiamo avuto modo di ammirare il cedro e di conoscere i grandi tassi che la occupano».

LA RICHIESTA ALLA FORESTALE

Proprio per tutelare il parco e in particolare il cedro, che si trova nell’area dove sorgerà il nuovo chiosco, il Movimento si è rivolto ai carabinieri forestali, «ai quali abbiamo chiesto di controllare l’applicazione dell’attuale Regolamento del Verde che prevede un ampliamento delle aree di rispetto degli alberi. I militari hanno quindi riferito di aver fatto un sopralluogo, e altri ne faranno. Abbiamo anche scritto alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna - aggiunge Manenti - segnalando la particolare delicatezza dell’area in questione, e abbiamo chiesto di visionare il progetto. Un ulteriore chiosco in quella zona, per di più su terreno dove non era presente una struttura precedente non ci convince: noi vorremmo pedonalizzare viale Rimembranza verso il centro storico e così far diventare l’area verde un vero parco, non un’aiuola (sofferente) in lotta perenne con auto, smog e rumore».