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Criminalità

Modena, tabaccaia sventa la rapina difendendosi con lo spray al peperoncino

Modena, tabaccaia sventa la rapina difendendosi con lo spray al peperoncino

Un uomo era entrato nel negozio armato di coltello: la donna l’ha fatto fuggire. Poi l’arresto da parte della polizia di Stato

13 aprile 2024
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MODENA. È entrato in tabaccheria armato di coltello e ha minacciato la commessa, ma quest’ultima ha avuto la freddezza di estrarre lo spray al peperoncino e di mettere in fuga il suo rapinatore. La polizia di Stato di Modena ha così arrestato un cittadino italiano di 42 anni gravemente indiziato del reato di tentata rapina aggravata in concorso in danno di una tabaccheria.

I FATTI
Nel pomeriggio del 10 aprile scorso, alle ore 18.40 circa, la Squadra Volante è intervenuta presso una tabaccheria in zona Musicisti a Modena, dove pochi istanti prima un uomo aveva intimato alla dipendente, minacciandola con un coltello, di consegnargli il denaro contenuto nel registratore di cassa. La donna, per evitare che il reato venisse portato a compimento, è riuscita ad attingere l’uomo al volto con dello spray al peperoncino. L’indagato si è dato alla fuga, insieme ad un altro uomo che si trovava all’esterno dell’esercizio commerciale con funzione di palo.  

LE INDAGINI
Gli agenti, acquisite informazioni utili e visionate le immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno avviato le ricerche nelle zone limitrofe riuscendo ad individuare l’indagato in sella ad una bicicletta, alle 19, in viale Caduti in Guerra, all’altezza dell’orto botanico. L’uomo aveva ancora gli occhi molto arrosati e difficoltà a respirare, verosimilmente a causa dello spray urticante e, in particolare, il giubbotto risultava ancora intriso della medesima sostanza urticante. All’interno della tasca destra di detto giubbotto è stato poi rinvenuto un coltello a serramanico aperto.

Sono in corso indagini per risalire al complice, datosi alla fuga. Nella giornata di ieri, venerdì 12 aprile, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena, all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, ha applicato all’indagato la misura della custodia cautelare in carcere, come richiesto da questa Procura.