Modena: ciao caldo, crollano le temperature. Lombroso: «Farà più freddo che a Natale»
Il meteorologo modenese: «Neve sul Cimone. Gelate in pianura? Forse no»
MODENA Costume ed infradito tornano dritti nell’armadio, meglio riprendere fuori felpe e giacche: la finta estate fa bruscamente marcia indietro. Aprile gioca un brutto scherzo e abbassa di molto le temperature sui termometri italiani, dopo i record degli scorsi giorni. A Modena da domani massime entro i 15, minime addirittura sui 5-6 gradi. La causa è rintracciabile in una corrente di aria fredda in arrivo dal Nord, dalla Groenlandia e dalla Scandinavia.
L’INTERVISTA
La breve parentesi quasi estiva giunge al termine e secondo l’esperto Luca Lombroso «fino al 25 aprile il periodo sarà fresco e instabile, non più da spiaggia per intenderci, anche se quella, va detto, era un’eccezione». Il meteorologo dell’osservatorio geofisico dell’Università di Modena e Reggio non esclude che «le temperature caleranno anche sotto la media stagionale, specialmente in montagna, dove sui 1000-1200 metri è prevista un po’ di neve. Domani sarà più freddo che a Natale, è sicuramente singolare. Il calo sembrerà ancora più drastico visto che arriviamo da un periodo di caldo strampalato ed estremo. Dobbiamo infatti ricordarci che aprile è un mese in cui queste cose accadono: siamo ad inizio primavera, è un periodo ancora abbastanza freddo. Dunque, pioggia, vento e temperature fresche non stupiscono, così come qualche nevicata in montagna. A tal proposito, sulla vetta del Cimone, dove la neve può cadere anche i primi di giugno, si arriverà a -5, mentre lo zero termico è fissato a poco più di 1000 metri. In collina potrà scappare qualche leggera grandinata con chicchi piccoli e fitti».
AGRICOLTORI
Chi, vedendo il termometro, non dormirà certo sonni troppo tranquilli sono gli agricoltori. Una gelata in questo periodo dell’anno potrebbe avere effetti catastrofici sui raccolti ma al momento si dovrebbe scampare il pericolo. Anche se è ancora troppo presto per escluderlo con certezza e solo più avanti si potrà avere un quadro più chiaro. «Grazie alle nubi e al vento dovremmo riuscire ad evitarle – continua Lombroso con l’obbligo del condizionale – ma ad oggi non possiamo escluderle del tutto. Servirà ancora qualche tempo per saperlo con più certezza. Ci sarà infatti estrema variabilità, le condizioni metereologiche cambieranno molto in fretta e al momento è difficile prevedere cosa avrà in serbo la seconda ondata di freddo, prevista per il 22-23 del mese. A livello di precipitazioni le quantità saranno discrete, in linea con il periodo e non certo preoccupanti. Potrà esserci qualche acquazzone ma niente di estremo o di allarmante». Insomma, chi aveva in programma una grigliata in giardino o un fine settimana al mare dovrà rivedere i propri piani, perché le prossime settimane si preannunciano fredde e ventilate. Ma l’anomalia sono stati i quasi 30 gradi a Modena lo scorso fine settimana. I 28 gradi rilevati risultano al momento la quarta temperatura più alta di sempre registrata nel mese di aprile, non lontano dal record del 2011, quando il termometro fece segnare 30 gradi tondi. Il tutto al termine di uno degli inverni più caldi di sempre.