Carpi, il nuovo gattile è pronto a nascere: «Un’area da 3600 metri quadri»
Approvata in Consiglio la concessione del terreno di via Martinelli all’Unione
CARPI. Qualcuno, probabilmente, aveva perso le speranze, anche perché la prima volta in cui si è parlato di questo progetto era il lontano 2018. Oggi, sei anni dopo, qualcosa sembra muoversi. Parliamo del tanto chiacchierato nuovo gattile di Fossoli: giovedì sera il consiglio comunale, nell’ultima seduta di questo mandato, ha approvato all’unanimità la concessione del terreno all’Unione Terre d’Argine. Un’area di 3600 metri quadri situata in via Ivano Martinelli a Fossoli che verrà consegnata nelle mani dell’Unione a titolo gratuito e su cui verrà costruita la struttura che, appunto, ospiterà il nuovo gattile.
L’approvazione della delibera consente dunque di portare avanti la progettazione di un’opera resa possibile anche grazie all’eredità di 360mila euro di Virginia Lorenzini, scomparsa nel 2014, e donata all’Unione dalla fondazione nata in sua memoria. Di fatto, si tratta del primo atto ufficiale verso la costruzione del gattile.
Il nuovo stabile sorgerà nell’area verde di fronte al ristorante “L’Oste”, quindi all’altezza del civico 65 di via Martinelli. La nota “dolente” è rappresentata dai costi del progetto, che sono inevitabilmente lievitati rispetto al quadro iniziale. La spesa totale oggi è di poco inferiore ai 900mila euro e quindi i 360mila donati dalla Fondazione Lorenzini all’Unione non bastano più: per arrivare a quella cifra, l’Amministrazionen comunale ha stanziato 250mila euro e la stessa Fondazione ha messo a disposizione altri 240mila euro.
Quanto alle tempistiche, la consigliera dem Cristina Luppi ha sottolineato come si siano «allungate per la complessità dell’opera», ma anche che ora «l’iter può procedere più velocemente per avere un edificio ottimizzato, con fabbisogni energetici minori rispetto all’attuale e con costi di manutenzione contenuti». Sul tema è intervenuto anche il sindaco Alberto Bellelli: «Chi si siederà in Consiglio in futuro dovrà farsi carico di sostenere, almeno in modo parziale, anche il trasloco dei gatti».
A chiudere, una nota politica. Dopo i toni accesi di una settimana fa in Consiglio – scontro acceso tra opposizione e maggioranza su Biscione e incendio alla Care – ci volevano i gatti per mettere d’accordo tutti e arrivare all’approvazione unanime di una delibera. Peraltro nell’ultima seduta di questo mandato. l