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Modena, la simulazione di un gravissimo incidente nell’esercitazione di maxi emergenza al parco Novi Sad

Modena, la simulazione di un gravissimo incidente nell’esercitazione di maxi emergenza al parco Novi Sad

Oltre 200 persone coinvolte nella gestione di uno scenario molto complesso

20 aprile 2024
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MODENA. Nella giornata di oggi, sabato 20 aprile, si è svolta presso il parco Novi Sad di Modena un’esercitazione di protezione civile che ha riguardato la simulazione di una maxi emergenza full scale promossa dal Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza Ausl-Aou di Modena e comando provinciale dei vigili del fuoco di Modena e che ha visto la collaborazione di diversi enti deputati al soccorso: oltre alle aziende sanitarie e al servizio di emergenza territoriale 118 di Modena erano presenti: Questura, polizia
stradale, comando provinciale dei carabinieri, comando provinciale della Guardia di Finanza, polizia locale, centrale operativa 118 Emilia Est, Croce rossa italiana, associazione nazionale pubbliche assistenze di Modena, gruppo comunale volontari di Protezione civile, sotto il coordinamento della Prefettura.

LA SIMULAZIONE

La simulazione ha riguardato un maxi incidente che ha coinvolto un’autocisterna che trasportava sostanze pericolose, uno scuolabus con a bordo passeggeri e circa venti auto, con circa 50 feriti.
Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di sottoporre a stress il sistema in caso di un evento grave, ma plausibile in condizioni ordinarie, al fine di migliorare l’interazione degli enti coinvolti anche attraverso la conoscenza tra gli operatori in campo. Sono stati gestiti, dunque, gli scenari relativi all’incidente stradale, alla presenza di sostanze pericolose e di auto in fiamme (simulato tramite l’uso di fumogeni). 

L’esercitazione ha consentito di verificare il flusso delle comunicazioni tra tutti gli enti coinvolti, anche relativamente alla gestione dei mass media; verificare l’adeguatezza delle risorse disponibili rispetto all’ordinaria dislocazione territoriale; testare, per ogni singolo ente coinvolto, la catena di comando e controllo e le procedure da porre in essere in caso di maxi emergenza. È stato così possibile verificare l’efficacia del sistema di coordinamento multi-struttura, identificare aree di miglioramento e proporre azioni correttive, valutare l’efficacia delle procedure di gestione e testare la tempestività e l’efficacia della risposta alle emergenze, nonché testare la gestione di afflusso dei feriti ai pronto soccorso degli ospedali di riferimento per la centralizzazione dei pazienti più gravi e a quelli degli ospedali periferici, simulati all’interno dell’area dell’esercitazione tramite tensostrutture.

OLTRE 200 PERSONE COINVOLTE

L’iniziativa ha coinvolto 164 volontari tra Anpas – coordinamento di Modena e Croce Rossa Italiana –, comitati della Provincia di Modena, 90 professionisti delle aziende sanitarie, per un totale di oltre 200 persone tra figuranti, addetti alla logistica e al personale impegnato sul campo.
Per il comando dei vigili del fuoco sono stati coinvolti tre squadre generiche, due unità del comando locale, sette unità delle squadre Nbcr (Nucleo batteriologico chimico radiologico) e due Sapr (unità droni).
Autostrade per l’Italia, impegnata costantemente nel perseguire lo sviluppo tecnologico e il miglioramento degli standard di sicurezza sulla rete autostradale, ha collaborato all’iniziativa mettendo a disposizione la propria esperienza nella gestione di situazioni di emergenza. In particolare, la direzione di tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia, per conto della Prefettura di Modena, nelle giornate precedenti ha posizionato all'interno
del circuito del Novi Sad alcuni new jersey per simulare un tracciato autostradale e ha fornito un proprio mezzo per la regolazione della viabilità durante l’esercitazione. Erano presenti anche polizia locale e diversi servizi logistici del Comune di Modena che hanno contribuito all’allestimento e alla gestione dell’evento.

COME SI È SVOLTA L’ESERCITAZIONE

L’esercitazione ha avuto inizio alle  9 con l’arrivo di diverse segnalazioni alla
centrale operativa del 118 che a sua volta ha allertato sia la polizia stradale sia il comando provinciale dei vigili del fuoco.
A seguire è stato simulato l’arrivo sul luogo dell’incidente della prima pattuglia della polizia stradale, dei mezzi dei vigili del fuoco e del primo mezzo di soccorso del 118 che ha provveduto ad eseguire le prime procedure di valutazione dei pazienti.
Si è attivato quindi il team di coordinamento sanitario, si è proceduto alla messa in sicurezza del luogo dell’incidente da parte dei Vigili del Fuoco e al soccorso. In particolare, sulle auto incidentate sono state eseguite procedure di stabilizzazione dei mezzi coinvolti ed estricazione delle vittime per poi procedere alla messa in sicurezza degli impianti di alimentazione, nella fattispecie auto ibride. Sono stati utilizzati, oltre ai mezzi ordinari come autopompe e pickup, anche un mezzo multiterreno “Sherp” in grado di accedere ai territori più impervi.
Intorno alle ore 9,30 la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco ha avvisato il funzionario reperibile della Prefettura e la direzione regionale dei vigili del fuoco e, dopo aver effettuato la valutazione Nbcr ha avvisato il capoturno del Servizio di pronta disponibilità dell’Arpae e del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl.
Alle 10,30 è stato attivato presso la Prefettura il Centro coordinamento soccorsi mentre sul luogo dell’incidente sono proseguite le attività dei diversi enti coinvolti.
Alle 13 l’esercitazione ha avuto temine e a partire dalle 14 sono iniziate le operazioni di debriefing interno a ciascun ente partecipante, le cui conclusioni saranno esposte ed analizzate nel corso del debriefing generale convocato presso la Prefettura il 23 aprile.