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L’allarme

Modena, food truck davanti alla stazione piccola: «Da tempo tartassata dai controlli: c’è chi non vuole qui la mia attività»

Enrico Ballotti
Modena, food truck davanti alla stazione piccola: «Da tempo tartassata dai controlli: c’è chi non vuole qui la mia attività»<br type="_moz" />

La titolare: «Un residente ha segnalato alla Locale che ora deve intervenire di continuo, io però rispetto i regolamenti e pago tutte le tasse. Ho chiesto al sindaco di aiutarmi»

22 aprile 2024
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MODENA. «I permessi ci sono e sono rispettati alla lettera, le tasse pagate nei termini richiesti. Insomma, tutto è in regola al cento per cento ma continuo a ricevere la “visita” della polizia locale. La situazione mi preoccupa, la mia attività così è a rischio».

L'ALLARME
Il grido d’allarme – sì, proprio d’allarme – arriva da Susana Dona: «Sono una imprenditrice che lavora senza sosta, arrivo da Santo Domingo e sono qui in Italia da oltre 25 anni. Il mio “Dominicana Bike-food” è proprio davanti alla stazione piccola dei treni, in piazzale Manzoni. Offro prodotti tipici, in particolare banane fritte, ai modenesi. Un vero e proprio truck food con i tavolini, le luci che illuminano il piazzale e la musica».

LA QUESTIONE MUSICA
E forse è stata proprio la musica ad attirare le ira di qualcuno: «Un cittadino ha avanzato una segnalazione al Comune, per questo la polizia locale è “costretta” a presentarsi al mio banco per i controlli. Ho aperto il 31 marzo e saranno già state cinque le visite degli agenti, l’anno sorso erano arrivate a sette. Non è colpa loro, lo capisco, ma allo stesso tempo la presenza fissa di un’auto della Locale allontana i clienti. Così, lo dico sinceramente, fatico a lavorare. Ci tengo a sottolineare, di nuovo, che ho tutti i permessi. Aggiungo che ho anche la possibilità di fare musica, una musica di sottofondo non certo di intrattenimento per il pubblico. Credo anche di aver dato un volto nuovo a una zona difficile come quella della stazione piccola. Grazie al mio “Dominicana Bike food”, il piazzale è illuminato, ci sono tre tavolini e un buon “giro” di clienti che tengono lontani i malviventi. Lavoro dalle 20 alle 3 di notte, ma potrei restare fino alle sei del mattino. Sono lì tutte le sere, tranne il martedì. Adesso, però la situazione è diventata insostenibile con tutti questi controlli».

INCONTRO CON IL SINDACO
Susana non è certo rimasta con le mani in mano: «Ho già chiesto un accesso agli atti, voglio capire il perché di questa segnalazione che porta ai continui controlli. Ho avuto un incontro anche con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. Persona squisita, scrivetelo pure. Anche lui sta cercando di capire cosa sta accadendo. Io non lancio accuse, capisco che la polizia locale debba intervenire dopo una segnalazione. Non capisco, piuttosto, il fastidio che la mia attività può dare. I permessi ci sono, le tasse sono pagate. Ho diritto di lavorare onestamente».l