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Modena, la Rai girerà una serie sulla grande epopea dei Panini

Giovanni Medici
Modena, la Rai girerà una serie sulla grande epopea dei Panini<br type="_moz" />

La fiction si baserà su Olga Cuoghi, madre dei fratelli che fecero la storia Matteo: «Mia nonna fu importante, vedova e con 8 figli da crescere»

27 aprile 2024
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La storia della famiglia Panini diverrà una fiction (da vedere in tv o sul computer, come sempre più spesso si usa oggi). Lo ha confermato Matteo Panini, figlio di Umberto, ieri nel corso di un incontro tenutosi alla Fiera di Modena.

«I diritti televisivi del libro di Luigi Garlando sono stati venduti da Mondadori – ha spiegato Panini – e si farà una serie, in almeno due puntate, che dovrebbe essere trasmessa da RaiPlay».

Personaggio principale di questa fiction sarà quello di Olga Cuoghi, la madre degli otto fratelli Panini abitanti in Rua Muro, vera matriarca del tempo, capace di vedere lontano fin da quando decise di acquistare nel 1945 la famosa edicola in corso Duomo a rate di seimila lire. Da questo luogo, ricordato dal 2012 con una targa sull’adiacente portico, nacque un impero basato sulle figurine autoadesive. Torneranno dunque, così come già avvenuto per il film girato nel 2022 su Ferrari, le troupe in centro storico, anche se probabilmente l’impatto di questa fiction sulla città sarà minore rispetto a quello avuto dalla produzione hollywoodiana firmata da Michael Mann.

«Quando mio padre e i miei zii dovettero decidere come disegnare la nuova sede dell’azienda in via Emilio Po – ha spiegato ieri Matteo Panini alla Fiera di Modena – si partì da un foglio bianco. La prima cosa che si valutò fu dove situare l’appartamento destinato alla loro madre, e poi si pensò a dove mettere le macchine per la fabbrica. Questo per dire quanto sia stata importante mia nonna, vedova a quarantun anni con otto figli da crescere, per l’avventura familiare ed imprenditoriale che questa serie ha intenzione di rappresentare».

La famiglia Panini oggi non ha più nulla a che fare con l’azienda da essa fondata nel 1961 e venduta a fine anni Ottanta. Un’azienda che in questi anni ha continuato a crescere differenziando le sue produzioni e che è nota in tutto il mondo, grazie all’intuizione dei fratelli modenesi. E anche delle sorelle (quattro, come i maschi) «visto che se mia zia mentre faceva la dattilografa da un avvocato non avesse sentito dire che quell’edicola in corso Duomo era in vendita – ha concluso Matteo Panini – non sarebbe cominciato tutto».

Ricordiamo che in azienda tra i quattro fratelli Panini Umberto, che aveva grandi competenze in ambito meccanico e aveva cominciato da tubista, creò la Fifimatic – la macchina per imbustare le figurine – mentre Giuseppe era l’ideatore, Franco Cosimo l’addetto alla amministrazione e Benito si occupava di distribuzione.

Il romanzo di Luigi Garlando, “L’album dei sogni”, pubblicato nel 2021, è la storia di una famiglia che nell’Italia del Novecento, tra tanti sacrifici, scrive un pezzo di una storia più grande. Dalle vicende dell’avo aviatore a quella di Umberto Panini che arriva al porto di Genova e invece che andare in Australia sale sul bastimento che lo porterà in Venezuela, dove resterà otto anni facendo fortuna nel campo delle estrazioni petrolifere, fino alla prima collezione di figurine che fu un disastro e infine all’epopea delle immagini dei calciatori da collezionare negli appositi album. Una favola moderna quella dei Panini, la si potrebbe chiamare. Una favola modenese.l