Invivavoce torna a Modena in piazzale Torti: arriva il talento di Betta Sacchetti
Domani sera dalle 20 alle 22 tra parole e musica: si prenota a Parì e Fusorari
«Nonostante i valori di uguaglianza e accettazione che dovrebbero permeare questo mondo, la presenza delle donne al di fuori del ruolo del canto è sorprendentemente limitata».
Parole di Elisabetta Sacchetti, cantante modenese molto nota e vocal coach professionista che canterà domani sera in piazzale Torti dalle 20 alle 22 durante una delle tre serate musicali organizzate in centro storico a Modena per il progetto “Invivavoce - storie sommerse di violenza di genere”, organizzato dal nostro giornale in collaborazione con Lapam Confartigianato, Csi e Cisl e il coinvolgimento di Mediamo e Proteo Engineering.
Sacchetti, come è stata coinvolta nel progetto?
«Sono stata coinvolta da Gus Savino, pianista e collega. Lui per primo quindi mi ha parlato del progetto “Invivavoce”. Non potevo proprio esimermi, tengo molto al tema, soprattutto perché il mondo del canto è totalmente avvolto dal maschilismo».
In che senso?
«Ci sono tanti stereotipi nel settore. Partiamo dai cachet. Ci sono sempre tariffe differenti in base al sesso dell’artista che andrà a cantare a una serata. Ci sono poi errori, come l'intonazione, che gli uomini possono permettersi mentre le donne no. C’è poi un discorso di vendite. Le case discografiche puntano più su una figura maschile, piuttosto che una femminile. Questo perché la vendita spesso la fa l’immagine e, prima di tutto, i corpi femminili piacciono soprattutto giovani, mentre quelli maschili invece sono più spendibili a tutte le età. E poi perché le ragazzine, nell’ambito musicale, comprano molto più dei ragazzini. Quindi, anche se le donne da palcoscenico suscitano maggiore interesse mediatico, a fare la differenza la fanno le tasche femminili».
Quanto è necessaria secondo lei questa battaglia contro il patriarcato?
«Adesso è necessaria più che mai, soprattutto per salvaguardare la musica dalla mercificazione totale dei corpi e dei sessi. In vita mia mi sono ritrovata a cantare davanti a grandi artisti, e di violenza di genere nel mondo del canto ne ho vista».
Cosa si aspetta da domani sera?
«Mi aspetto di riuscire a sensibilizzare. Se la musica può essere un veicolo per far arrivare dei messaggi, allora non vedo l’ora di poter contribuire».
L’iniziativa, come detto, rientra nel progetto “Invivavoce”. Riflettori puntati sugli ultimi tre appuntamenti, fissati, a cominciare da domani sera, quando in piazzale Torti, dove è allestita la mostra Voci (di Diego Camola e Marika Minghetti) nei locali di Artemisia, tornerà a risuonare anche la musica.
Accompagnate dal piano di Gustavo Savino ci saranno appunto le voci di Betta Sacchetti e del duo Opposite. I locali di piazzale Torti saranno l’arena ideale per questo spettacolo. La piazza sarà chiusa al traffico dalle 20 alle 23 e la musica, dalle 20 alle 22, permetterà ai presenti di trascorrere una serata emozionante.
Alla piazza si potrà accedere liberamente, ma il salotto ideale di piazzale Torti sarà allestito dai due locali, il Parì e i Fusorari, i primi a credere nell’iniziativa. Nelle serate, infatti, saranno i tavolini dei due noti locali a permettere al pubblico di potersi sedere e gustare un piatto mentre la musica e la voce faranno da intrattenimento. Per quanto riguarda il Parì la prenotazione è obbligatoria chiamando il numero 380.1855525. Per i Fusorari, invece, la prenotazione è gradita al numero 059.4270436. Una serata di arte tra voce, musica, letture e riflessioni. Ma sarà soprattutto la musica ad incantare il pubblico in questa splendida cornice dopo il successo della prima serata il 17 aprile scorso. Si replicherà con la stessa modalità ma con altri ospiti anche il 14 maggio. Ricordiamo invece che lo spettacolo “Invivavoce” in teatro tornerà a Castelfranco il prossimo 10 maggio e le prenotazioni su Vivaticket.it per l’ingresso gratuito sono già attive.