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Modena, donna attende per ore al pronto soccorso «senza una coperta»

Modena, donna attende per ore al pronto soccorso «senza una coperta»<br type="_moz" />

L’azienda replica: «Scelta una strategia diversa»

01 maggio 2024
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Quattro ore in pronto soccorso al Policlinico con febbre e diarrea, «ma senza nemmeno una coperta».

Erano circa le due di ieri quando una donna di 52 anni è arrivata al pronto soccorso di via Campi. Secondo quanto riferito dalla madre, aveva la febbre a 39 gradi e aveva perso molti liquidi.

«Dopo due ore e mezzo ancora non aveva ricevuto cure di nessuna natura perché c’erano molte persone – ha detto la madre – Una fisiologica sarebbe bastata per reintegrarle un po’ di liquidi».

La madre ha sollevato critiche per l’assistenza ricevuta dalla figlia. «Non avevano coperte per potere farle sentire meno la sensazione di gelo che la febbre alta le procura – ha aggiunto – Mi domando: hanno già fatto il cambio degli armadi che non hanno una coperta di lana da dare ad una persona che sta tremando dal freddo e sta male? Possibile che il Policlinico non abbia a disposizione delle coperte per casi di questo genere o per situazioni analoghe? È una vergogna».

La madre ha rivendicato un’azione in favore della figlia. «Dopo la mia telefonata un’infermiera ha utilizzato tre traverse per dare sollievo a mia figlia – ha spiegato – Il sollievo è durato fino a quando le hanno messo il ghiaccio in testa perché la temperatura era salita a 39,5 gradi. L’idratazione è comunque iniziata dopo la visita e le radiografie, perciò molto dopo le sei del mattino».

La replica
Interrogata sul punto, l’Azienda ospedaliera-universitaria di Modena ha replicato in merito. «La paziente è stata prontamente valutata al triage con assegnazione di codice verde – la replica – ed è stata presa in carico dai professionisti del pronto soccorso. Durante l’attesa è stata più volte rivalutata dal personale infermieristico che si è curato di rilevare i parametri vitali, che si sono mantenuti sempre nella norma pur persistendo la febbre. La paziente è stata accudita e assistita adeguatamente rispetto al soddisfacimento dei bisogni da lei manifestati».

Rispetto alle coperte, l’azienda sanitaria ha fatto sapere che «la paziente riferiva la presenza di allergie a diversi farmaci, compresi alcuni antipiretici, il che ha orientato i sanitari a una strategia terapeutica che prevedeva la riduzione del quadro febbrile anche tramite dispersione del calore, applicando ghiaccio e non costipando la paziente con coperte che comportassero un eccessivo isolamento termico».

Il Policlinico ha precisato che sia le cure sia l’assistenza nei confronti della donna sono state «appropriate». Nella seconda vanno incluse «prestazioni di diagnostica per immagini e di laboratorio» prima delle dimissioni.

L’azienda ha rimarcato il costante impegno «nel garantire il miglior servizio possibile, nel rispetto delle diverse priorità di urgenza, anche in serate difficili». «Il personale è dispiaciuto che la paziente abbia percepito un disagio – si legge in chiusura – e le augura una pronta e completa guarigione».