Gazzetta di Modena

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In via Nicolò dell’Abate

Modena, spray urticante nel locale: «Siamo scappati tutti in strada»

Gabriele Canovi
Modena, spray urticante nel locale: «Siamo scappati tutti in strada»

Subito evacuate le sale del Centrale66: intervento della polizia

03 maggio 2024
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Modena. Prima qualche colpo di tosse, poi gli occhi che hanno iniziato a lacrimare e infine le grida delle persone nel fuggi fuggi generale verso l’esterno del locale. Il tutto sarà durato una manciata di minuti al massimo.

Quanto successo al “Centrale66” di via Nicolò dell’Abate, nella notte tra martedì e mercoledì, avrebbe potuto avere conseguenze molto peggiori: nel momento clou della serata, infatti, qualcuno ha spruzzato dello spray urticante – probabilmente al peperoncino – seminando il panico tra le centinaia di giovanissimi presenti. Fortunatamente, nessuno si è fatto male, anche grazie alla prontezza di organizzatori e gestori che hanno subito fatto evacuare tutti.

A raccontare quanto accaduto in quei concitati momenti è proprio uno degli organizzatori dell’evento. Si chiama Ares ed è uno dei membri del gruppo “Bnsr” (abbreviazione di “Bonasera”), collettivo di giovani deejay modenesi che ha organizzato un mini-festival di cinque giorni tra centro storico e locali della città per festeggiare i due anni dalla nascita del gruppo. La serata di martedì sera al Centrale66 era proprio l’ultima tappa di questa grande festa itinerante.

«Nell’ultimo dei nostri cinque eventi in città – interviene il giovane – durante l’orario centrale e quando entrambe le sale del locale erano piene, è stato spruzzato qualcosa che ha reso l’aria invivibile ovunque e la struttura è stata evacuata dallo staff del Centrale66 in pochissimi minuti. Nessuna calca, nessun calpestamento: solo un breve momento di panico, poi subito dopo è calato un silenzio spezzato dalla tosse collettiva e in pochi minuti sono usciti tutti. Eravamo dentro a ballare e in un attimo ci siamo ritrovati tutti in strada disorientati. Ma siamo rimasti lì fuori, insieme, ad aspettare non si sa bene che cosa perché dopo l’accaduto era evidente che non si potesse continuare con la musica e nemmeno rientrare all’interno del locale».

In quei movimentati attimi sono intervenute anche le forze dell’ordine, una pattuglia della polizia di Stato allertata dai gestori del Centrale66. «Via Nicolò dell’Abate, all’esterno della discoteca, è rimasta piena di gente per qualche ora – continua l’organizzatore – Dopodiché, le persone, dopo essersi aiutate a vicenda, hanno continuato a passare il proprio tempo insieme». Sulle cause di quanto successo, Ares non si sbilancia: «Non sappiamo perché sia accaduto né chi siano i colpevoli – sottolinea – ma sappiamo che sono stati presi provvedimenti presso le autorità competenti. I gestori del locale dovrebbero anche avere già sporto denuncia. A noi dispiace molto di come si sia concluso il nostro “compleanno” e non potevamo aspettarci nulla di simile. Crediamo, però, che questi cinque giorni di festeggiamenti e soprattutto questo epilogo abbiano lasciato un senso di collettività enorme». Rimane quindi, oltre alla paura, un bell’esempio di collaborazione e spirito di altruismo nonostante quegli attimi di panico: «Alla fine, il concetto dietro alla parola “Bonasera” – conclude – è proprio questo: stare insieme, aiutarsi e supportarsi».