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Violenza

Castelfranco: rissa di notte in centro a base di pugni, calci, bottiglie e catene

Daniele Montanari
Castelfranco: rissa di notte in centro a base di pugni, calci, bottiglie e catene

Dieci persone coinvolte, i carabinieri evitano il peggio e arrestano due fratelli

06 maggio 2024
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Castelfranco  Pugni, calci, sassi, bottiglie di vetro e perfino una catena da bicicletta con il lucchetto attaccato.

Sono gli “ingredienti” della maxi rissa che è scoppiata domenica sera nel parcheggio sul retro del teatro, tra una decina di extracomunitari. Si sono iniziate a sentire grida verso le 20.30, sempre in crescendo. Pare che tutto sia scoppiato per un cellulare sparito. Nel gruppo è partito uno scambio di accuse sul ladro, e la situazione è rapidamente degenerata, con l’arrivo anche di amici e parenti a dare manforte alle parti. Poteva diventare una situazione estremamente pericolosa.

Per fortuna in quel momento i carabinieri di Castelfranco erano fuori in pattuglia. Hanno subito notato il gruppo che si azzuffava, e sono intervenuti, con grossi rischi. I militari a fatica sono riusciti a contenere i rissosi, che in più occasioni, opponendo attiva resistenza e violenza contro i carabinieri, hanno continuato a colpirsi vicendevolmente. Nella ressa, un carabiniere è riuscito a disarmare uno dei contendenti che brandiva una catena munita di lucchetto, riportando delle lesioni alla gamba destra: cinque giorni di prognosi per lui. Il comandante e un collega carabiniere sono stati sfiorati da una bottiglia di vetro lanciata. Poteva finire male, ma i militari sono riusciti a dividere i contendenti riportando sotto controllo la situazione.

Due fratelli marocchini di 33 e 35 anni sono stati arrestati per rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. I due le hanno date, ma le hanno anche prese dai loro connazionali: il 33enne aveva uno zigomo gonfio per un calcio ricevuto in faccia, il 35enne un labbro sanguinante. Ma non sono voluti andare in ospedale. Uno dei due pare fosse il proprietario del cellulare sparito. I carabinieri stanno lavorando per identificare diverse persone che si sono date alla fuga, e per alcune sarebbero a buon punto.

Ieri mattina i due arrestati, difesi dall’avvocato Paolo Campani, sono comparsi davanti al giudice Giuseppe Centamore per la direttissima. L’arresto è stato convalidato, e per due, gravati da diversi precedenti, è stato disposto l’obbligo di firma.