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La protesta

Modena, sciopero davanti ai cancelli di Seta: «L’azienda aumenti salari e riposi»

Gabriele Farina
Modena, sciopero davanti ai cancelli di Seta: «L’azienda aumenti salari e riposi»

L’Unione sindacale di base vuole condizioni migliori per gli autisti

07 maggio 2024
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“Stipendi più alti e turni più “umani”. L’Unione sindacale di base (Usb) ha scioperato ieri mattina davanti ai cancelli del deposito di Seta.

L’Usb ha chiesto migliori condizioni di lavoro e di qualità della vita. «I nuovi autisti iniziano con contratti di apprendistato sui 1.100-1.200 euro al mese – ha detto Sebastiano Taumaturgo, esponente dell’Usb – C’è subito disaffezione: dopo due o tre mesi, i lavoratori decidono di andare in fabbrica, dove lavorano fino al venerdì e nel fine settimana stanno a casa».

Il sindacato ha domandato all’azienda di diminuire il carico di lavoro, garantendo un doppio riposo almeno in un fine settimana al mese per ogni gruppo. Inoltre, ha proposto di rimodulare i turni e di far riposare gli autisti ai capilinea con le cosiddette “soste cuscinetto”.

«Quando svolgiamo i corsi sulla sicurezza, i medici competenti ci dicono che dovremmo scendere dagli autobus al capolinea e fare qualche esercizio – ha aggiunto l’autista Giovanni Miele, esponente dell’Usb – In teoria è giusto, ma nella pratica non è possibile: a volte, non abbiamo neanche la possibilità di andare in bagno. Chiediamo turni più umani: non siamo robot, ma persone».

Il sindacato ha domandato all’azienda di aumentare sia i buoni pasto sia le indennità, criticando le scelte aziendali in materia di reclutamento degli autisti.

L’azienda di strada Sant’Anna ha lanciato campagne di reclutamento sui social e sugli stessi autobus, sobbarcandosi le spese per ottenere le patenti per invogliare potenziali candidati. Senza dimenticare gli accordi per avere autisti filippini o richiedenti asilo, su cui è critico il giudizio dell’Usb.

«Servono meno pubblicità e più investimenti – la ricetta di Taumaturgo – Quei soldi possono servire per far riaffezionare le persone al lavoro di autista. I lavoratori devono essere messi nelle condizioni di ricevere assistenza dall’azienda, non di essere calpestati nei diritti».

Al presidio in via delle Suore ha partecipato anche una delegazione del Movimento 5 Stelle. «Presenterò un’interrogazione parlamentare su Seta – ha anticipato Stefania Ascari, deputata M5S – I lavoratori hanno turni massacranti da sessanta ore settimanali, sei giorni su sette. Non possono nemmeno prendersi il giorno per fare una visita medica specialistica senza chiedere perché lo chiedono, violando la normativa sulla privacy. Le condizioni di lavoro devono essere dignitose e non trasformarsi invece in sfruttamento, come sta avvenendo per i lavoratori di Seta».

La parlamentare ha colto l’occasione per chiedere risposte al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, sul contratto nazionale per il settore dei trasporti, il cui rinnovo slitta da anni. Un motivo in più per cui l’Usb ha incrociato le braccia ieri non solo a Modena, ma a livello italiano. «Da dicembre non si sa più nulla in merito al rinnovo contrattuale – ha incalzato la deputata – è tutto fermo alle promesse di Salvini».

Ascari si è fatta portavoce delle richieste del sindacato: «Stare troppe ore su un mezzo pregiudica la sicurezza degli utenti», ha concluso.

Interrogata in merito, l’azienda di trasporto pubblico non ha risposto alle sollecitazioni del sindacato e della parlamentare del M5S.