Gazzetta di Modena

Modena

Luca Toni testimonial del progetto contro l’abbandono dell’attività sportiva tra i giovani

di Ginevramaria Bianchi
Luca Toni testimonial del progetto contro l’abbandono dell’attività sportiva tra i giovani<br type="_moz" />

Il campione del mondo con l'Italia scelto dalla Regione Emilia Romagna

09 maggio 2024
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MODENA. La regione Emilia Romagna destinerà un fondo di mezzo milione di euro nel triennio 2024-2026 per contrastare l'abbandono sportivo tra i ragazzi in età scolastica e adolescenziale.

La proposta, portata avanti dalla consigliera Giulia Pigoni e sostenuta dal campione del mondo di calcio Luca Toni, è stata presentata ieri a Modena. «Lo sport rappresenta un pilastro fondamentale per la società, l'educazione e la formazione dei giovani – ha dichiarato Pigoni – È un'opportunità di integrazione per coloro a rischio di emarginazione e per chi vive in condizioni di svantaggio sociale ed economico. Contrastare l'abbandono sportivo richiede azioni concrete e il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e universitarie».

Non è mancata, sempre ieri mattina, una menzione sull’importanza dello sport da parte di chi, di carriera sportiva, ne ha vissuta parecchia. «Anch’io sono stato in panchina da ragazzo, com’è giusto che sia per tutti i giocatori – inizia a commentare Luca Toni – I momenti di sospensione dallo sport, però, devono essere formativi, e non soporiferi. La differenza, soprattutto in età giovanile, la fanno gli allenatori. Dire a un ragazzino di dodici anni che non giocherà perché è scarso, non lo motiverà a diventare un atleta migliore; saper potenziare invece la fiducia che ha in se stesso, anche nei momenti di sosta dalla partita, gli darà una mentalità forte. Per questo è giusto investire – ribadisce – nell’educazione sportiva. Sia per problematiche fisiche, che mentali».

Il progetto di legge mira a creare le condizioni affinché lo sport non sia più visto come un sacrificio dai giovani ragazzi, a partire dalle ore di attività motoria nelle classi delle scuole, «perché è proprio lì che gli studenti dovrebbero sperimentare il più possibile le attività», sentenzia la consigliera.

«È giusto – riprende – che soprattutto nelle ore scolastiche gli alunni abbiano un sistema scolastico che gli propone un vasto ventaglio di scelte da provare o, banalmente, anche qualche attività che si separi da quelle che già fanno per conto proprio».

Beneficeranno dei contributi regionali società sportive, enti di promozione sportiva, Coni, Comitato italiano paraolimpico, federazioni, enti locali e istituti scolastici, tutte strutture che, soprattutto dopo la pandemia, «hanno risentito della carenza di giovani al loro interno».

«Per offrire servizi ai giovani servono fondi – sono ancora le parole di Pigoni – e per avere i fondi servono soci, meglio se giovani. Sembra una barzelletta».

«Sarà questo bonus a garantire la continuità nello sport per i ragazzi – conclude la consigliera Pigoni – Oggi, grazie al lavoro di tutti coloro che hanno sostenuto questa legge, possiamo offrire una risposta concreta a questa sfida».l