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La sentenza

Maranello, svuota il conto del fratello disabile: condannato, gli ridarà 50mila euro

Stefania Piscitello
Maranello, svuota il conto del fratello disabile: condannato, gli ridarà 50mila euro

Era amministratore di sostegno, non ha pagato nemmeno l’Rsa

10 maggio 2024
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MARANELLO. Ha svuotato il conto del fratello, un 67enne con problemi di salute di cui era amministratore di sostegno, facendo sparire almeno 144mila euro.

Per questo ieri mattina l’uomo, un 70enne, è stato condannato per peculato a due anni e dieci mesi al termine del rito abbreviato, che prevede lo sconto di pena di un terzo in caso di condanna. Dovrà anche pagare immediatamente una provvisionale da 50mila euro al fratello, che si è costituito parte civile nel processo assistito dall’avvocato Michele Jasonni.

LE ACCUSE

I fatti contestati si sono verificati in un arco temporale abbastanza esteso, nel periodo tra il 2016 e il 2021. Il 67enne, vittima di questa vicenda, è una persona fragile con gravi problemi di salute e quindi ospite in una Rsa di Maranello.

L’uomo aveva dunque bisogno di qualcuno che si occupasse dei suoi beni, motivo per cui era stato necessario nominare un amministratore di sostegno.

Ed era stato nominato, visto anche lo stretto rapporto di parentela, proprio il fratello, lo stesso che ieri è stato condannato. Le accuse nei suoi confronti, pesanti: il 70enne è stato accusato di avere fatto sparire dal conto dell’anziano fragile una somma di almeno 144mila euro, frutto di tutti i suoi risparmi. Non si sarebbe limitato a questo, però.

LE INDAGINI

Tutto è iniziato quando gli assistenti sociali hanno segnalato al giudice tutelare che qualcosa non andava. In particolare, il 67enne era praticamente “abbandonato” nella Rsa. Rsa, per cui non erano state pagate significative quote delle rette.

A quel punto il giudice ha revocato il vecchio amministratore di sostegno – il fratello – nominandone un altro che, una volta subentrato, ha cominciato a fare le opportune verifiche, scoprendo gli ammanchi di denaro e le irregolarità nei pagamenti della struttura.

Per questo motivo il 70enne è stato indagato finendo poi a processo. Adesso, come detto, dovrà anche restituire un’importante somma di denaro alla vittima.