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La manifestazione

Carpi, la processione riparatoria degli ultracattolici contro la mostra "blasfema"

di Mattia Vernelli
Carpi, la processione riparatoria degli ultracattolici contro la mostra "blasfema"

Organizzata dal comitato Scopelli di Reggio Emilia per «riparare ai 47 giorni di apertura al pubblico di "Gratia Plena"»

13 maggio 2024
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CARPI. Circa 400 persone hanno partecipato sabato 11 maggio a Carpi alla “processione riparatoria” organizzata dal comitato Scopelli di Reggio Emilia per «riparare ai 47 giorni di apertura al pubblico della mostra blasfema carpigiana».

LA MOSTRA "GRATIA PLENA"

Il caso, come noto, riguarda l’esposizione della mostra “Gratia Plena” dell’artista Andrea Saltini, fortemente criticata da diversi gruppi e comitati integralisti religiosi.

L’esposizione era stata chiusa a metà aprile, su decisione dell’artista dopo l’aggressione subita all’interno della chiesa di Sant’Ignazio da un uomo, non ancora identificato, che prima aveva sfregiato l’opera “Inri-San Longino”.

Sabato 11 maggio, dunque, una folla di persone ha inondato le vie di Carpi per lanciare un ulteriore messaggio, «probabilmente l'ultimo, è stata la funzione religiosa conclusiva», come spiega Cristiano Lugli del Comitato Scopelli.

LA "PROCESSIONE RIPARATORIA"

La processione è durata un’ora e mezza, partendo dal cimitero di Carpi e snodandosi in corso Alberto Pio, passando da Piazza Martiri e concludendo con una preghiera alla Chiesa Sant’Ignazio di Loyola, proprio dove era stata esposta la mostra.

«I carpigiani ci hanno accolto alzandosi in piedi al passaggio della processione, e tanti ne hanno anche preso parte. È stata una manifestazione ordinata e pacifica: questo è il capitolo conclusivo della nostra azione riparatoria».