Gazzetta di Modena

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La denuncia

Modena, «Il bus Seta non aveva la pedana e sono dovuto tornare a casa»

di Gabriele Farina
Modena, «Il bus Seta non aveva la pedana e sono dovuto tornare a casa»

Un disabile modenese segnala, ma l’azienda replica: «Non ci risulta»

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MODENA. «Noi disabili non siamo considerati da Seta». Domenico Giannini vive a Modena da cinque anni. Un lustro in cui ha avuto modo di conoscere sia le eccellenze cittadine sia quali possono essere le difficoltà a muoversi in città.

«Ieri mattina dovevo andare al centro commerciale La Rotonda con mia moglie – ha raccontato Giannini – ma quando l’autobus è arrivato alla fermata non c’era la pedana: il mezzo non era attrezzato. Mia moglie mi ha dovuto riaccompagnare a casa, dove sono rimasto da solo, per poi andare a prendere l’autobus. Né all’andata né al ritorno ha trovato un autobus attrezzato per le persone disabili».

La replica
Seta ha condotto un’indagine interna sulla segnalazione, risalente alle 9.30 di ieri alla fermata Morane-bivio Gobetti, direzione La Torre. «È emerso che tutti i mezzi in servizio al mattino sulla rete urbana di Modena (compresi, quindi, quelli della linea 5) erano regolarmente dotati di pedana manuale per consentire la salita/discesa delle persone a ridotta mobilità – hanno replicato dall’azienda di strada Sant’Anna – Inoltre, sono stati contattati direttamente, per ulteriori informazioni, anche gli autisti in servizio questa mattina tra le ore 9 e le 10 sulla linea urbana 5: nessuno di loro ha riportato di essere stato coinvolto in un simile episodio».

Seta fa sapere sul proprio sito di acquistare da alcuni anni «esclusivamente mezzi dotati dei più innovativi apparati di bordo e di idonei ausili per il trasporto dei passeggeri diversamente abili». Inoltre, dà la possibilità di avere un servizio su prenotazione, chiamando entro le 12 del giorno prima il numero 840 000216.

Una possibilità che Giannini conosce, ma su cui ha da ridire, chiedendo di potenziare il servizio di Seta. «Se ho un’emergenza subito e non c’è nessuno che mi possa accompagnare, come faccio? – ha chiesto ancora – Come fa una persona disabile?».

La replica di Seta è puntuale: «La prenotazione è funzionale ad organizzare l'effettiva presenza sulla corsa interessata di un mezzo provvisto di postazione per carrozzina, in quanto per esigenze di servizio potrebbe essere necessario impiegare anche mezzi di differente tipologia».

L’azienda di trasporto pubblico rivendica la volontà di «garantire il diritto a una mobilità accessibile a tutti, ponendo una particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta capacità motoria».

Lo scorso anno, Seta s’è aggiudicata il premio Gladiatore dell’inclusione, assegnato dalla Biblioteca bilancio sociale, per il bilancio di sostenibilità. Nel ritirare il premio, Alberto Nicolini, allora presidente di Seta, ha ricordato «l'impegno costante per rinnovare la flotta veicolare e dotarla dei più innovativi apparati di bordo e di idonei ausili per il trasporto dei passeggeri diversamente abili (disponibili oggi su oltre l'80% dei nostri mezzi)».

Dal bilancio di sostenibilità 2022 di Seta emerge che tutti i 153 mezzi in circolazione erano attrezzati per il trasporto di persone disabili in carrozzina.

Nel bilancio sono indicate le modalità di accesso per passeggeri disabili o con ridotte capacità motorie: «pianale ribassato (cioè senza gradini) e postazione riservata ed attrezzata per persone in carrozzina sui mezzi urbani – si legge – pedana ad azionamento manuale sui mezzi urbani e pedana ad azionamento elettrico sui mezzi extraurbani per l’ingresso e l’uscita dalla vettura delle persone in carrozzina».