Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Sassuolo, filma minori che fanno sesso

di Daniele Montanari
Sassuolo, filma minori che fanno sesso

La 14enne e il 15enne si erano appartati nel bagno di una discoteca a Castellarano. La 18enne li ha ripresi pubblicando poi su Instagram il video, visto da amici e parenti

14 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





SASSUOLO. Filma una coppia di minorenni che fanno sesso nel bagno della discoteca e diffonde il video su Instagram per gioco, visto che non conosceva nessuno dei due. La cosa le è costata la denuncia per diffusione di contenuti sessuali (non “revenge porn” perché non fu per vendetta) e interferenze nella vita privata.

Cosa è successo

Il fatto è accaduto nell’ottobre 2021 nella discoteca Rockville di Roteglia, a Castellarano. Secondo quanto ricostruito nelle indagini, affidate ai carabinieri, le cose sono andate così. Una 14enne e un 15enne, entrambi di Sassuolo, italiani, durante quella lunga serata si erano appartati chiusi in bagno, scambiandosi qualcosa di più di semplici effusioni. Lo hanno capito bene alcune ragazze passate dal bagno in quel momento, tra cui una 18enne di Modena, che ha pensato bene di “documentare” la cosa. Ha preso il telefonino e lo ha messo sopra la porta del bagno, riuscendo in questo modo a riprendere con la telecamera la scena hot che si stava consumando. E poi ha pensato bene anche di pubblicare il video su Instagram, sempre all’insaputa dei due amanti minorenni. Che sono stati subito riconosciuti nel video da amici e parenti.

Volevano sprofondare, disperati per la vergogna: un trauma a quella giovanissima età. L’unica cosa che potevano fare però era sporgere denuncia ai carabinieri di Sassuolo, e così hanno fatto. I militari hanno rapidamente individuato la ragazza che aveva fatto e diffuso il video, nei confronti della quale è scattata la denuncia per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, e interferenze illecite nella vita privata. Tramite i propri avvocati, la ragazza, anche lei italiana, ha chiesto di essere ammessa a patteggiamento, evitando in questo modo il processo. L’istanza è stata accolta dal pm, e ieri è stata discussa davanti al giudice Carolina Clò. Il giudice ha ritenuto congrua la pena concordata di 10 mesi per la ragazza, oggi 21enne, più i 4mila euro di multa. Ma ha subordinato la sospensione della pena a una dimostrazione di buona volontà da parte della ragazza, disponendo per lei un periodo di volontariato presso la Croce Rossa. Se sarà accettato dalla ragazza, ne verrà stabilita la durata nella prossima udienza, fissata per il 20 giugno.

Il ragazzino e la ragazzina sono assistiti da due avvocati (per lei, che è ancora minorenne, figurano i genitori), che si riservano di chiedere i danni in sede civile. La 21enne non ha proposto nessun risarcimento nei loro confronti, né chiesto scusa per ciò che ha fatto. Ma il patteggiamento è stato comunque ammesso.