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La cerimonia

I 15 nuovi Maestri del lavoro a Modena: ecco chi sono

di Paola Ducci
I 15 nuovi Maestri del lavoro a Modena: ecco chi sono<br type="_moz" />

Il prefetto Alessandra Camporota ha consegnato le onorificenze

19 maggio 2024
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MODENA. Sono 15 i nuovi Maestri e Maestre del lavoro per l’anno 2024 a Modena. I loro nomi:

  • Luciano Bersani
  • Iolanda Bruzzi
  • Ermanno Bugamelli
  • Stefano Campagnoli
  • Fernando Cesaroni
  • Claudio De Angelis
  • Andrea Florini
  • Sergio Giusti
  • Luigi Pellizzari
  • Maurizio Reggiani
  • Lorena Stanzani
  • Daniele Tanferri
  • Stefano Trivelli
  • Gian Luca Vandelli
  • Daniela Zanoni

La cerimonia

Il Brevetto di nomina, conferito direttamente dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale è stato consegnato ieri mattina a quindici lavoratori modenesi dal prefetto Alessandra Camporota nell’auditorium di Confindustria Emilia a Modena durante una cerimonia organizzata dalla Federazione Nazionale Maestri del lavoro – Consolato provinciale di Modena.

Presenti anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, alcuni sindaci dei paesi delle persone premiate, autorità militari, il console provinciale Maurizio Morgillo, il vice console provinciale Gianni Ognibene, il direttore Relazioni e sviluppo del territorio di Confindustria Emilia Giacomo Villano e il sindaco di Formigine Maria Costi in sostituzione del presidente della Provincia Fabio Braglia.

La "Stella al Merito del Lavoro"
I Maestri e le Maestre del lavoro sono coloro che vengono decorati con la “Stella al Merito del Lavoro” che è concessa a chi abbia compiuto i 50 anni di età, abbia prestato attività lavorativa ininterrottamente per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende e possa vantare almeno uno dei seguenti titoli: si sia particolarmente distinto per singoli meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta morale; abbia, con invenzioni od innovazioni nel campo tecnico e produttivo, migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione; abbia contribuito al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro e si sia prodigato per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.

Valorizzare le donne
Durante la cerimonia di premiazione molto sentito è stato il discorso del console provinciale che ha messo in evidenza come ad oggi le donne che vengono insignite di questo titolo siano ancora poche e in netta minoranza rispetto agli uomini per tante ragioni. Ha sottolineato poi la disoccupazione femminile e ha richiamato l’importanza e la necessità di politiche di parità di genere che devono essere promosse e messe in campo con la massima urgenza. Infine, ha ribadito la necessità di una maggiore diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro.