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Cambiamenti climatici, ecco l’impianto idrovoro: «Protegge la provincia di Modena dalle piene»

Cambiamenti climatici, ecco l’impianto idrovoro: «Protegge la provincia di Modena dalle piene»<br type="_moz" />

Il Consorzio della Bonifica Burana sull’opera in fase di istruttoria

21 maggio 2024
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i Gabriele Farina

«Ci dobbiamo impegnare per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici». Francesco Vincenzi, presidente del Consorzio della Bonifica Burana, non ha dubbi al riguardo.

«Siamo consapevoli che serve una politica di adattamento – ha detto Vincenzi – e una maggiore sicurezza idraulica». Una sicurezza che il Consorzio si impegna a difendere nel Modenese con una serie di interventi, ricordati ieri presentando il report sul 2023.

Il Consorzio ha ricevuto oltre 26 milioni e 930mila euro dal ministero delle Politiche agricole (attraverso il Pnrr) per il sistema irriguo che comprende il Diversivo di Cavezzo. Il progetto include l’ammodernamento di oltre cinquanta manufatti, l’utilizzo di un tessuto polimerico come “base” per i massi e lavori alle scarpate.

La portata dell’intervento finanziato riguarda San Prospero, Cavezzo, Medolla, Bastiglia, Bomporto, San Possidonio, Mirandola, San Felice e Camposanto.

Tra Modena, Bastiglia e Bomporto è in programma un secondo intervento del Consorzio per oltre venti milioni di euro. È l’impianto idrovoro di Bomporto. «L’istruttoria è in corso – ha specificato Cinalberto Bertozzi, direttore del Consorzio – Siamo in fase di progetto definitivo. Stiamo raccogliendo per conto della Regione e di Aipo tutte le autorizzazioni per dare corso ai lavori».

Ancor prima del cantiere, il comitato ArginiaMo si è opposto al progetto per sostituire le attuali porte vinciane bomportesi. «L’impianto idrovoro di Bomporto permetterà di svincolare le piene idrauliche da Modena, Bastiglia e Bomporto – ha proseguito Bertozzi – che non dovranno più sottostare ai livelli idrici del Panaro. Oggi il deflusso nel Panaro viene impedito dalle piene nel Panaro stesso. Con l’impianto idrovoro si potrà scaricare nel fiume indipendentemente dalla quota idrica grazie a un sistema da venti metri cubi al secondo».

Il costo stimato supera i 21 milioni e 822mila euro, i lavori non sono ancora partiti. «Servono due anni per realizzare l’impianto – ha aggiunto il direttore del Consorzio – Siamo legati alle autorizzazioni del caso. L’impianto viene assoggettato a screening e non a valutazione ambientale: ciò snellisce la procedura. Abbiamo già diversi assensi, stiamo attendendo la conclusione dell’istruttoria. Auspichiamo di partire entro il 2024».

Tra i progetti finanziati grazie al Pnrr rientrano gli interventi per ammodernare le canalette di distribuzione tra Nonantola e Ravarino. Il ministero ha stanziato in questo caso oltre trenta milioni e 345mila euro.

Più di quattordici milioni e 497mila euro serviranno per un impianto di irrigazione in località Staggia di San Prospero. Concordia sarà interessata dai lavori al Sabbioncello per quasi 22 milioni di euro complessivi.l

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