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La Modena immaginata da Negrini, candidato sindaco del centrodestra: «Un grande campus universitario all’ottavo campale e un parcheggio multipiano in San Giovanni del Cantone»

Mattia Amaduzzi
La Modena immaginata da Negrini, candidato sindaco del centrodestra: «Un grande campus universitario all’ottavo campale e un parcheggio multipiano in San Giovanni del Cantone»

Le idee dell'aspirante primo cittadino: «Poi spostare il polo Conad dalla Sacca a Cittanova»

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MODENA. Ecco la Modena del futuro, pensata da Luca Negrini. Il candidato sindaco del centrodestra ha illustrato i progetti legati agli asset strategici, all’urbanistica e alle infrastrutture che intende portare avanti se verrà eletto. «Modena è come una mongolfiera con i pesi, che non sono altro che la mancanza di visione - ha raccontato Negrini - dobbiamo cercare di portare una visione che dia l’indirizzo della Modena del futuro che vogliamo».


IL PRIMO PROGETTO: IL POLO CONAD
Progetti che toccano la città per la sua interezza, dalle periferie fino al centro storico. Il primo preso in questione è legato a un tema che per mesi è stato molto a cuore ai modenesi: il polo Conad alla Sacca. L’intenzione di Negrini è quella di spostarlo, proponendo una nuova area per la struttura logistica a Cittanova, di fianco al Decathlon, a ridosso dell’uscita autostradale, ma del centro commerciale Grandemilia. «Vogliamo creare un rapporto virtuoso con Conad - ha spiegato il candidato del centrodestra - una sinergia che possa essere agevole per tutti. Non vogliamo essere contro qualcuno, ma lo facciamo insieme. Questa opportunità può interessare anche a loro, perché qui siamo in una zona ad accesso rapido all’autostrada. Evitiamo che ci sia l’ingresso in tangenziale e in città dei tir e automezzi pesanti che dovrebbero giungere alla Sacca». Negrini intende dunque andare incontro alle esigenze di tutti, sia dei cittadini e gli abitanti del quartiere, che avevano più volte protestato, ma anche a Conad. «Intendiamo dialogare tranquillamente per capire quali siano le possibilità di costruire qualcosa al posto del polo logistico, che non impatti troppo sul quartiere, e che dia lustro al circondario. Avevamo pensato a un social housing, o alternative che possano aprire nuove dinamiche alla Sacca, che noi non consideriamo una zona periferica di Modena, ma centrale».

UN CAMPUS PER UNIVERSITARI
Un altro progetto che sta molto a cuore a Negrini è quello legato al Mutina campus. «Crediamo che sia giunto il momento che la caserma dell’ex Ottavo Campale diventi il più grande campus universitario della città - ha ammesso - parliamo di 18 ettari, un intervento strutturale enorme». Come prima cosa, bisognerà risolvere la questione del demanio militare, e non solo. «Sappiamo che c’è la logistica dell’Accademia in quella caserma, ma faremo in modo che si sposti in via Minutara». Negrini è poi tornato a presentare il progetto. «L’idea è quella di costruire aule, dormitori, una piccola città universitaria. Questo non va assolutamente contro al polo di via Campi e al dormitorio di via Vignolese, che andrebbe sistemato. Ma è una risposta che dà una mano sia in termini di internazionalizzazione della città, sia in termini di degrado di una zona, quella che circonda il palazzo Europa e il parco Ferrari, che vedrebbe una nuova luce». Un progetto di questa portata è alquanto imponente, che per Negrini «dovrà essere attuato e ultimato nel giro di due o tre anni. Se si lavora bene con il governo centrale, si riesce a sviluppare un automatismo che funzionerà».

UN PARCHEGGIO MULTIPIANO IN CENTRO
Nel piano dell’urbanistica del futuro presentato dal candidato sindaco del centrodestra Luca Negrini riveste un ruolo centrale la realizzazione del parcheggio in via San Giovanni del Cantone, al posto del palazzo che ospita gli uffici dell’Ausl. «Nel 2001 c’era già un progetto, che non è stato terminato. Crediamo che andrebbe rivisto e ripreso. Abbiamo un problema di accessibilità al centro storico - ha raccontato - il Novi Park è il grande fallimento della giunta Muzzarelli. Abbiamo letto il contratto con Modena Parcheggi, e stiamo cercando di capire quale possa essere una soluzione che non provochi danni economici sia di gestione generale della città. Nel frattempo, vogliamo ripristinare quell’area, per renderla più tranquilla e più accessibile il Novi Park. Non basta e non soddisfa quelle dinamiche sempre più necessarie sul piano parcheggi, che va totalmente rivisto. Riteniamo che la soluzione - incalza Negrini - sia abbattere lo stabile in via San Giovanni del Cantone e fare un parcheggio multipiano, che si sviluppi in verticale. In questo modo daremo un accesso al centro storico, dato che in futuro vi sorgerà anche la nuova Cittadella della Giustizia. Riusciremo, inoltre, a liberare i parcheggi lungo i Viali, riservandone alcuni ai residenti, che da anni dichiarano che ci sono problemi di sosta».

GLI UFFICI AUSL
gli uffici dell’Ausl? «Verranno spostati alle ex Fonderie - ha spiegato Negrini - in questo modo andremo a riempire uno dei tanti contenitori vuoti di Modena». Non solo parcheggi, per Negrini è fondamentale anche il tema del decoro urbano, e ha preso come esempio piazza Matteotti. «Va totalmente rivista. Dobbiamo ampliare la luminosità, mentre al posto del presidio di sicurezza ci mettiamo un punto informazione, per rispetto dei 60mila euro spesi dai modenesi. Per noi la polizia locale deve fare altro». A proposito di decoro, Negrini intende dedicare uno spazio apposito agli street artist, in modo tale che possano dare sfogo alla propria arte, lasciando stare i muri del centro. l