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Modena, altra notte di risse e sangue

Paola Ducci
Modena, altra notte di risse e sangue

Due ore di violenze, urla, lanci di bottiglie e un giovane ferito al palazzo Costellazioni. Una residente: «Portiamo i nostri figli a scuola e vediamo chiazze rosse sulle scale»

22 maggio 2024
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Urla, chiazze di sangue per le scale e tanta paura. Ennesima notte angosciante vissuta dai residenti del palazzone di via delle Costellazioni nella notte tra martedì e mercoledì a causa di una violenta lite tra tunisini.

Dalle testimonianze dei residenti risulta che l’ennesima lite, ormai all’ordine del giorno, sia sfociata in colluttazione e lanci di bottiglie, con un ferito.

«URLA DISPERATE»

«Era circa mezzanotte e mezza quando, nonostante fossimo chiusi nelle nostre stanze, abbiamo cominciato a sentire urla disperate che provenivano dai piani più bassi – racconta una residente – alle urla, nel giro di poco, sono seguite porte che sbattevano, gente che correva per le scale e nei corridoi e rumori di vetri che si infrangevano, fino a che non ci siamo accorti che il piazzale davanti all’ingresso del palazzo si era animato di persone che hanno cominciato a litigare pesantemente. Abbiamo visto arrivare l’ambulanza seguita dalla polizia, poi altre due volanti rimaste fino alle 2.30».

«SEMPRE PEGGIO»

La conferma che qualcosa di grave era successo è arrivata ieri mattina: «Per l’ennesima volta, scendendo le scale per accompagnare i nostri figli a scuola e per andare a lavorare – raccontano – ci siamo ritrovarti con le scale e i muri imbrattati di sangue. Francamente non ce la facciamo più a vivere così, ogni notte accade qualcosa e la situazione peggiora nei fine settimana». Nel palazzone abitato per un terzo dai richiedenti asilo del Cas (Centro assistenza straordinaria) gestito dalla coop sociale l’Angolo, per un terzo da persone seguite dai servizi sociali e per l’altro terzo da residenti che pagano affitti anche fino a 800 euro mensili, le condizioni di vita sono sempre più degradanti. Oltre alla paura che molti condomini provano quotidianamente per la presenza di persone poco raccomandabili responsabili di spaccio e azione violente, da quasi un mese si ritrovano anche senza ascensore, costringendo tutti, anche chi è anziano, cardiopatico o con problemi di deambulazione e i genitori con bambini piccoli e passeggini al seguito, a fare fino a 14 piani di scale per entrare ed uscire di casa in casa. 

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