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La polemica

Il Pd come «una troi... e una vacca», bufera sul candidato consigliere e il centrodestra si scusa con i Dem

di Ernesto Bossù
Il Pd come «una troi... e una vacca», bufera sul candidato consigliere e il centrodestra si scusa con i Dem

Sdegno bipartisan per un post di Bruno Rinaldi, in lista a Castelvetro: «Frasi violente e sessiste»

22 maggio 2024
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Paragona il Partito democratico di Castelvetro a una donna dai facili costumi – eufemismo – e la comunità al marito che, dopo il divorzio per gli eccessivi tradimenti, la sposa nuovamente, credendo che sia cambiata. «Ma – è l’epilogo “didattico” della favola – se una è vacca tale rimane». A sostenerlo, su Facebook, Bruno Rinaldi, candidato al Consiglio comunale di Castelvetro con la lista “Cambiamo Castelvetro”, che appoggia Silvia Vandelli, e a quello di Modena con Forza Italia, una delle liste per Luca Negrini.

Il post, poi cancellato, è questo: «Basta andare a prendere il programma del pd di Castelvetro di 5 anni fa per rendersi conto che non hanno fatto nulla... Perché mai gli si dovrebbe credere??? Come uno che ha una moglie troi.... divorzia dopo molteplici tradimenti, ma alla fine la torna a sposare perché pensa che sia cambiata... Ma se una è vacca tale rimane. Sono 10 anni che non viene fatto assolutamente nulla».

«EVITARE LE POLEMICHE»

Nel pomeriggio Rinaldi, dal suo profilo Facebook, ha fatto un piccolo passo indietro, dicendo che «ironia e paradossi a Castelvetro suscitano la sdegnata reazione dei sepolcri imbiancati di Modena. Ho cancellato pertanto il post per evitare sterili e interessate polemiche». Per la verità lo screenshot della sciagurata favola il giro delle chat della provincia ha continuato a farlo per tutta la giornata.

VENTURELLI ALL’ATTACCO

Sui social ha replicato Federica Venturelli, segretaria della sezione cittadina di Modena del Partito democratico e candidata con i Dem a sostegno di Mezzetti.

Per Venturelli, «Bruno Rinaldi scrive frasi violente e sessiste che ci preoccupano – la nota social è condivisa con il Pd cittadino – perché fatte da un candidato di una coalizione che mira al Governo della Città di Modena. Frasi che qualificano Rinaldi ma soprattutto la destra modenese che di moderato e "rassicurante" ha giusto gli slogan per la campagna elettorale». Ormai la destra modenese, proseguono i Dem tramite la voce della segretaria, «traghettata da Fratelli d'Italia che candida capolista alle europee, nel nostro collegio, Berlato, dichiaratamente no vax, e la Lega con Vannacci, che parla di separazioni delle classi tra bambini con bisogni speciali, non c'è più alcuno spazio per i moderati e per chi preferisce una politica non urlata. Rimaniamo in attesa della posizione ufficiale di Luca Negrini con una domanda: è questo il "coraggio di cambiare la storia"? Modena da sempre si è distinta in occupazione femminile, rappresentanza e servizi per le famiglie e le donne. È questa la storia che vorrebbe cambiare? Preferisce tornare ad un ruolo subalterno della donna? Alle donne candidate nella destra: è con questa gente che vorreste amministrare?».

IL CENTRODESTRA SI DISSOCIA

Negrini ha risposto con una nota: «Sono stato informato dal mio entourage del post inserito da Bruno Rinaldi e poi rimosso. Ho proceduto a contattare personalmente i vertici di Forza Italia nella figura del presidente provinciale Piergiulio Giacobazzi, nella consapevolezza che tali affermazioni non sono riconducibili minimamente a quelle che sono le modalità di fare politica che appartengono alla convinzione di portare avanti le proprie idee nel massimo rispetto di tutti, e che non rappresentano minimamente l’approccio alle tematiche, né a livello personale, né del centrodestra. Pertanto prendo le distanze pubblicamente da ciò che è accaduto, chiedendo altrettanto pubblicamente che Bruno Rinaldi chieda scusa per ciò che ha scritto. Le affermazioni personali di Rinaldi non devono e non possono macchiare una campagna elettorale che si basa sul rispetto delle posizioni di tutti, per questo motivo lo sollecito a scusarsi. Da candidato sindaco del centrodestra mi sento in dovere di chiedere scusa, nonostante quelle affermazioni siano molto lontane dal mio modo di pensare e non siano minimamente riconducibili alla mia persona, per quello che è accaduto, in particolare alle donne e a chi si è sentito offeso», chiosa Negrini. «La battuta, infelice, è fatta da un indipendente che non ha la tessera del partito ma è ospite da noi. Sono parole lontane dai valori da sempre portati avanti da Forza Italia e da questo coordinamento locale in particolare», conclude Piergiulio Giacobazzi, referente provinciale dei berlusconiani che si dissocia vigorosamente da Rinaldi.

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