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Pavullo, prende a bastonate il padre ma gli danno solo 8 mesi

Pavullo, prende a bastonate il padre ma gli danno solo 8 mesi

Il trentenne aveva colpito il genitore in testa con la scopa, scagliandosi anche contro la madre e aggredendo i carabinieri al loro arrivo

23 maggio 2024
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PAVULLO. Prese a bastonate il padre durante una furibonda lite domestica, colpendolo alla testa. Ma alla fine chiude il caso con una pena lievissima: solo 8 mesi di carcere, che non sconterà visto che gli è stata concessa la sospensione condizionale.

I fatti
Il fatto risale al 20 settembre 2021, e per le sue modalità ebbe vasta eco a Pavullo, dove accadde in pieno centro. Era una mattina apparentemente tranquilla, poi le urla all’interno di un’abitazione e la drammatica telefonata ai carabinieri: «Aiuto, ci sta picchiando con un bastone».

Al loro arrivo i militari trovarono un 35enne italiano in stato di forte agitazione e suo padre sanguinante per una ferita alla testa. I militari appurarono in fretta la dinamica: il figlio – affetto da diversi problemi di natura comportamentale dettati da una serie di dipendenze – nell’ambito di una discussione sorta per futili motivi aveva preso il manico di una scopa e aveva colpito alla testa il padre settantenne, causandogli un trauma cranico e una ferita lacero-contusa. La situazione non migliorò neppure di fronte al padre ferito e nonostante la chiamata d’emergenza ai carabinieri. Sempre brandendo il bastone, il 35enne si scagliò anche contro la madre, che però per fortuna riportò solo una leggera ferita alla nuca. E poi il giovane aggredì con calci e pugni anche i carabinieri che erano venuti a riportare la calma. Inevitabile l’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Il processo
Assistito dall’avvocato di fiducia, Daniela Goldoni, il 35enne, incensurato, subito ottenne il patteggiamento per l’aggressione ai carabinieri. Per quella al padre, la Procura ha atteso due anni per monitorare la situazione e vedere se la furibonda lite era un evento isolato legato a futili motivi o se nel tempo si erano registrati altri episodi, configurando quindi il reato di maltrattamenti. Non è stato così, al punto che l’oggi 38enne vive tuttora assieme ai genitori.
Facendo valere questi elementi, ieri l’avvocato ha ottenuto dal giudice Carolina Clò un patteggiamento complessivo per i due episodi, concordato appunto sugli 8 mesi con sospensione condizionata. «Siamo soddisfatti dell’esito – sottolinea l’avvocato Daniela Goldoni – è stato riconosciuto che si è trattato solo di un episodio isolato, e quindi di lesioni. La famiglia vive in armonia». l