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Savignano allagata, tutta la voglia di ripartire dopo il nubifragio: «Ma non dimenticherò mai l’auto trascinata dal fiume»

di Manuel Marinelli
Savignano allagata, tutta la voglia di ripartire dopo il nubifragio: «Ma non dimenticherò mai l’auto trascinata dal fiume»

La famiglia Castagna: «Investiti in pieno dall’esondazione»

23 maggio 2024
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SAVIGNANO. Proseguendo su via Rio Orzo, in direzione Castello di Serravalle, si vedono molto bene i danni provocati dall’esondazione del torrente a causa del maltempo record di lunedì 20 maggio.

Al confine tra i comuni di Valsamoggia e Savignano si trova l’abitazione della famiglia Castagna, investita in pieno dall’esondazione di quello che, più che un rio, era un vero e proprio fiume in piena. «Il livello si è alzato a una velocità impressionante – racconta Alessandro, ancora impegnato nelle operazioni di pulizia – Nel cortile ci sarà stato un metro d’acqua, mentre in casa arrivava al ginocchio. La Fiat Panda che si vede laggiù, mezza ribaltata nel pollaio, era parcheggiata davanti alla casa. Poi la corrente l’ha trascinata fin là, ad almeno venti metri di distanza, e ora è bloccata lì. È stata una scena impressionante, una di quelle che non si dimenticano facilmente. La macchina era funzionante, ora speriamo di poterla recuperare ma non sarà semplice».

Insieme alla compagna Elisa, il padre Adelmo e il fratello Christian, Alessandro vive qui da circa dodici anni, però «mai mi era capitato di vedere una cosa simile. Quando piove parecchio capita di trovarsi qualche centimetro d’acqua in giardino ma vedere un’auto trascinata via dal torrente non me lo sarei mai immaginato. Al pian terreno l’acqua arrivava fino al ginocchio, poi quando ha smesso di piovere si è ritirata in un attimo e il livello si è abbassato. I danni sono ingenti anche all'interno della casa: tra mobili e altri oggetti credo ci sarà da buttare parecchio. L'arredamento abbiamo preferito non toccarlo, per paura ci collassassero addosso dal gran che sono imbevuti. Al momento ci siamo rifugiati al piano di sopra, vivremo qui fino a quando tutto non sarà rientrato alla normalità».

Ma i componenti della famiglia non si danno per vinti e sono già al lavoro, con anche l’aiuto di qualche amico, per ripulire la casa e il cortile dalla marea di fango.

Ripartire non sarà facile ma la forza di volontà certamente non manca. «Piano piano stiamo rimettendo a posto tutto ma servirà del tempo – continua Alessandro Castagna – è da ieri che, badile alla mano, spaliamo tutto quello che il rio ci ha “regalato”. Poco oltre la nostra proprietà è arrivata addirittura una lavatrice… Il letto era molto sporco, sia di rifiuti che di tronchi e rami. Forse anche questo ha influito a causare l’esondazione di lunedì. Purtroppo, qui di fronte a casa il letto del Rio Orzo si stringe parecchio e basta poco per farlo strabordare. Per la conta dei danni aspettiamo il nostro amico meccanico, che ci dirà se i mezzi parcheggiati nel cortile sono riparabili o meno. Ovviamente, ci auguriamo di poterli salvare tutti».

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