Modena, detenuto aggredisce agente al Sant'Anna
Dopo l’episodio di Castelfranco, ancora violenza nelle carceri modenesi. Il sindacato Sappe: «Era stato appena trasferito per aver picchiato un altro poliziotto»
MODENA. Ancora violenza nelle carceri modenesi, ancora un agente di polizia penitenziaria picchiato e ferito da un detenuto. Dopo l’episodio di dieci giorni fa nella casa di reclusione di Castelfranco, questa volta è il carcere Sant’Anna di Modena il teatro dell’aggressione di un detenuto nei confronti di un poliziotto.
L’EPISODIO
È successo giovedì 23 maggio, quando un sovrintendente è stato colpito riportando sette giorni di prognosi. A denunciare l’episodio violento è il Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria), che parla di «ennesima aggressione». Ma non solo: è sempre il sindacato a sottolineare un precedente particolare. «L’aggressore – spiega Francesco Campobasso, sindacalista e segretario regionale di Sappe – era arrivato da pochi giorni al Sant’Anna proprio perché aveva aggredito un altro agente, causandogli una prognosi di 5 giorni. Nello specifico, l’uomo aveva picchiato il comandante del carcere di Reggio Emilia e, per questo motivo, era stato trasferito a Modena».
SERVONO CONTROMISURE
Campobasso parla quindi di una «escalation senza precedenti che riflettere la difficoltà delle carceri italiane» e chiede che vengano presi provvedimenti: «Per quanto riguarda questo caso specifico – sottolinea il sindacalista – si auspica l’applicazione dell’articolo 14-bis dell’Ordinamento penitenziario e quindi l’immediato trasferimento presso un’altra struttura carceraria fuori distretto. E non in una vicina come invece accaduto dopo l’aggressione nel carcere di Reggio. Indubbiamente, si tratta di un detenuto molto violento e quindi vanno prese contromisure concrete. Il trasferimento immediato in un carcere oltre il distretto è un importante strumento deterrente che va preso in considerazione».
LA CARENZA DI ORGANICO
Per Campobasso, però, oltre alla questione legata alle aggressioni, c’è un altro grande problema che riguarda il Sant’Anna: «Anche Modena avverte una cronica carenza di organico ed un tasso elevato di sovraffollamento – evidenzia ancora – Addirittura, questa città si distingue in negativo: gli agenti sono pochi e i detenuti troppi. Il sindacato Sappe ha più volte sensibilizzato i vertici nazionali e anche i politici a considerare il forte disagio in cui versa la struttura modenese, senza però essere ascoltati e ricevere risposte. Serve intervenire e serve farlo al più presto perché la lista degli episodi violenti sta diventando troppo lunga».