Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Modena, detenuto aggredisce agente al Sant'Anna

di Gabriele Canovi
Modena, detenuto aggredisce agente al Sant'Anna

Dopo l’episodio di Castelfranco, ancora violenza nelle carceri modenesi. Il sindacato Sappe: «Era stato appena trasferito per aver picchiato un altro poliziotto»

25 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Ancora violenza nelle carceri modenesi, ancora un agente di polizia penitenziaria picchiato e ferito da un detenuto. Dopo l’episodio di dieci giorni fa nella casa di reclusione di Castelfranco, questa volta è il carcere Sant’Anna di Modena il teatro dell’aggressione di un detenuto nei confronti di un poliziotto.

L’EPISODIO
È successo giovedì 23 maggio, quando un sovrintendente è stato colpito riportando sette giorni di prognosi. A denunciare l’episodio violento è il Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria), che parla di «ennesima aggressione». Ma non solo: è sempre il sindacato a sottolineare un precedente particolare. «L’aggressore – spiega Francesco Campobasso, sindacalista e segretario regionale di Sappe – era arrivato da pochi giorni al Sant’Anna proprio perché aveva aggredito un altro agente, causandogli una prognosi di 5 giorni. Nello specifico, l’uomo aveva picchiato il comandante del carcere di Reggio Emilia e, per questo motivo, era stato trasferito a Modena».
SERVONO CONTROMISURE
Campobasso parla quindi di una «escalation senza precedenti che riflettere la difficoltà delle carceri italiane» e chiede che vengano presi provvedimenti: «Per quanto riguarda questo caso specifico – sottolinea il sindacalista – si auspica l’applicazione dell’articolo 14-bis dell’Ordinamento penitenziario e quindi l’immediato trasferimento presso un’altra struttura carceraria fuori distretto. E non in una vicina come invece accaduto dopo l’aggressione nel carcere di Reggio. Indubbiamente, si tratta di un detenuto molto violento e quindi vanno prese contromisure concrete. Il trasferimento immediato in un carcere oltre il distretto è un importante strumento deterrente che va preso in considerazione».

LA CARENZA DI ORGANICO
Per Campobasso, però, oltre alla questione legata alle aggressioni, c’è un altro grande problema che riguarda il Sant’Anna: «Anche Modena avverte una cronica carenza di organico ed un tasso elevato di sovraffollamento – evidenzia ancora – Addirittura, questa città si distingue in negativo: gli agenti sono pochi e i detenuti troppi. Il sindacato Sappe ha più volte sensibilizzato i vertici nazionali e anche i politici a considerare il forte disagio in cui versa la struttura modenese, senza però essere ascoltati e ricevere risposte. Serve intervenire e serve farlo al più presto perché la lista degli episodi violenti sta diventando troppo lunga».