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Dichiarazione dei redditi

730 precompilato, i consigli dell'esperto: «Non accettatelo a scatola chiusa, verificate»

di Leonardo Monselesan
730 precompilato, i consigli dell'esperto: «Non accettatelo a scatola chiusa, verificate»

Alcuni suggerimenti forniti da Saverio Corsetti, operatore del Caaf Cgil, per evitare il rischio di pagare sanzioni

27 maggio 2024
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MODENA. Con l’invio delle dichiarazioni precompilate del 730 è ufficialmente iniziata la stagione delle dichiarazioni dei redditi.

È quindi utile sottolineare a cosa prestare attenzione durante la compilazione. Lo facciamo con l’aiuto di Saverio Corsetti, operatore del Caaf Cgil.

In quali controlli si può incorrere accettando la dichiarazione precompilata?

«Tutte le informazioni in possesso dell’Agenzia delle entrate sono al riparo da controlli formali, quelli sulla documentazione, che verificano l’esistenza di una spesa o di un reddito, ma non da quelli sulla normativa o sulle mancate dichiarazioni. Per alcune spese sono necessari determinati requisiti per poterle detrarre/dedurre, oppure dei dati potrebbero mancare o essere errati nella precompilata. L’esempio più chiaro può essere quello delle spese per i figli a carico portate in detrazione da entrambi i genitori. Queste potrebbero essere presenti in entrambe le precompilate, ma solo uno le può detrarre».

Quali sono gli errori più comuni a cui prestare attenzione?

«È necessario non accettare acriticamente la precompilata e avere delle conoscenze di base in materia fiscale, in modo da evitare sanzioni o di perdere detrazioni o deduzioni spettanti. Oltre a quello dei figli a carico, gli errori più comuni possono riguardare i dati non presenti nella precompilata. Ad esempio se una certificazione unica non è stata trasmessa correttamente, o se dei dati sono stati inviati all’Agenzia delle entrate oltre il termine previsto per essere inseriti automaticamente nella precompilata, o ancora per le detrazioni dei bonus edilizi, automaticamente presenti solo nel caso di lavori in condomini. Oppure per la detrazione degli interessi del mutuo per la prima casa, nel caso in cui si sia ottenuto un finanziamento di valore superiore a quello dell’immobile, oltre a rispettare i requisiti normativi, è necessario riparametrare gli interessi da detrarre sul costo della casa, invece che sull’importo del mutuo. Chi ha più lavori deve fare attenzione al dato sulle giornate di lavoro per le detrazioni da lavoro dipendente o autonomo. Nel caso i due lavori si sovrappongano in un’unica giornata, questa va contata una sola volta. Prestate quindi attenzione».

E per le tempistiche?

«Non ci sono problemi visto che si ha fino al 30 settembre per presentare il 730, e non ci sono scadenze intermedie. Gli unici che devono prestare attenzione sono quanti non hanno sostituto d’imposta, e quindi devono versare personalmente le imposte. Costoro dovranno provvedervi entro il 30 giugno attraverso i modelli F24, altrimenti, da quella data a fine luglio, potranno pagare con una sovrattassa dello 0,40% dell’imposta dovuta. Oltre il mese di luglio, però, incorrerebbero in sanzioni».

Cosa si rischia con un errore nel 730?

«Che si sbagli accettando la precompilata/semplificata o modificando un parametro non cambia nulla. Nel caso in cui si cerchi di portare indebitamente in detrazione una spesa, la sanzione sarà pari al 30% dell’imposta non versata, che andrà comunque saldata. L’errore peggiore è la mancata dichiarazione di una fonte di reddito, che può portare a sanzioni che, in base al tipo di reddito, possono andare dal 90% dell’imposta dovuta (esempio: per redditi da lavoro dipendente per i quali non era presente la certificazione unica nella dichiarazione) ad un massimo del 240% dell’imposta dovuta per i redditi da locazione con cedolare secca».

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