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Il caso

Modena, l’avvocata trentenne Khaoula si candida: ricoperta di offese razziste e odio gratuito

di Marco Costanzini
Modena, l’avvocata trentenne Khaoula si candida: ricoperta di offese razziste e odio gratuito

Kanjaoui è arrivata in Italia a 2 anni, ha vissuto a Serramazzoni e Sassuolo e ora abita a Modena, dove si è laureata ed esercita la pratica forense. Alle prossime elezioni si presenta con Italia del Futuro per il consiglio comunale di Maranello: «Questa vicenda mi ha fatto malissimo ma non mi ferma»

26 maggio 2024
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MODENA. «Sono Khaoula Kanjaoui, avvocata del Foro di Modena specializzata in diritto dell’immigrazione. Mi candido perché rappresento due culture e desidero mettere a disposizione della comunità le mie conoscenze per dare un contributo tangibile al benessere della collettività».
È stato sufficiente presentarsi così, all’avvocata 30enne Khaoula Kanjaoui, per scatenare gli haters che popolano i social e che hanno preso d’assalto i profili Facebook e Instagram della lista per la quale Khaoula si candida come consigliera comunale a Maranello, Italia del Futuro.
In decine di commenti, un concentrato di tutto quello che va ben oltre l’odio gratuito, impregnato di razzismo e pregiudizi, anche sessisti. Persone, dietro a una tastiera, che si sono fermate lì, a quel nome e cognome di origine straniera e alla specializzazione in diritto dell’immigrazione. Nient’altro. I buoni propositi per il benessere della collettività? Gli odiatori seriali, forse, nemmeno sono arrivati a leggerli. Erano già a posto. O forse hanno trovato ulteriore forza per alimentare la loro cattiveria, fondata sull’ignoranza.
Nessuno di loro, però, sa chi è Khaoula Kanjaoui e cosa quei commenti abbiano provocato in lei.

Da 28 anni a Modena
A raccontarlo è proprio Khaoula, nata in Marocco e arrivata in Italia con i genitori quando aveva appena due anni. Oggi ne ha trenta, compiuti da pochi giorni: «Ho vissuto a Serramazzoni negli anni dell’asilo, poi a Sassuolo, dove sono cresciuta e ho frequentato le scuole fino alle superiori – spiega –. Dopo essermi laureata in Giurisprudenza, mi sono trasferita a Modena, dove ora abito e dove esercito la pratica forense in uno studio legale cittadino».
Parallelamente, Khaoula ha scelto di impegnarsi per la prima volta in politica candidandosi come consigliera comunale a Maranello con la lista civica Italia del futuro, che sostiene la ricandidatura a sindaco di Luigi Zironi alle prossime elezioni amministrative. Tutto bello, fino a quando Italia del futuro l’ha presentata, insieme agli altri candidati, sui social: «Venerdì, quando mi hanno informato dei commenti ricevuti, sono stata malissimo – racconta Khaoula –. È stata una situazione spiacevole e inaspettata, la prima volta in cui ho dovuto fare i conti con una vera e propria shitstorm, sommersa di odio gratuito da persone che non mi conoscono. Un odio non legato a un episodio o a un divergenza di vedute politiche rispetto alla lista, ma contro la mia persona. Commenti “a caso”, offensivi e sessisti: per chi li ha scritti io sono straniera e basta. Non solo, alcuni si chiedono anche come io faccia ad essere avvocata, come se avessi rubato o dovessi dimostrare qualcosa in più di altri. Tutto questo proprio quando mi affaccio alla prima esperienza in politica da candidata al consiglio comunale, circostanza che già di per sé dovrebbe far capire a questi odiatori come io sia cittadina italiana e goda di tutti i diritti civili e politici. Ma forse non lo sanno. Alcuni, per di più, nemmeno sono di Modena e commentano pensando che io sia candidata alle Europee».
Superato il momento di dispiacere e rabbia, Khaoula Kanjaoui va avanti a testa alta: «I commenti xenofobi sono frutto di un contesto politico che ha sdoganato l’odio e l’intolleranza, proprio per questo ritengo che la mia candidatura sia necessaria, visto che è un esempio positivo di integrazione. Tutta la vicenda che ho vissuto mi ha spinto a reagire subito e a lottare ancora di più: bisogna cambiare questa mentalità, contrastare gli esempi negativi che ci vengono proposti ogni giorno per alimentarla: la maggior parte delle persone che arrivano in Italia cerca un impiego e una vita dignitosa, come hanno fatto i miei genitori e ho fatto io».

La solidarietà ricevuta
Dalla parte di Khaoula, che negli stessi post in cui è stata offesa ha ricevuto anche tanto sostegno, si è schierata Italia del Futuro, il movimento politico nato a Maranello che fa proprio dell’inclusione uno dei suoi cardini: «Esprimiamo profondo sgomento per le decine di commenti razzisti che Khaoula Kanjaoui ha ricevuto in questi giorni – commenta il presidente Davide Nostrini –. I commenti fanno riferimento solo alle origini di Khaoula, cittadina italiana arrivata nel nostro Paese all’età di 2 anni mentre non si soffermano a considerarla e valutarla come persona. Khaoula è uno stimato avvocato, specializzata proprio per aiutare i cittadini più fragili a conoscere ed esercitare i propri diritti. Tali commenti sottintendono che Khaoula sia stata valutata e attaccata solo per il contesto di provenienza etnica e culturale. La nostra lista rappresenta a pieno la pluralità della società: età, profili professionali, esperienze di vita e origini differenti si ritrovano insieme, per mettersi a servizio della città di Maranello».